Poesie inserite da Rosita Matera

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Scritta da: Rosita Matera

Perché sono nato

Sono nato nudo, dice Dio,
affinché tu sappia spogliarti di te stesso.

Sono nato povero,
affinché tu possa considerarmi l'unica ricchezza.

Sono nato in una stalla,
affinché tu impari a santificare ogni ambiente.

Sono nato debole, dice Dio,
affinché tu non abbia mai paura di me.

Sono nato per amore,
affinché tu non dubiti mai del mio amore.

Sono nato di notte,
affinché tu creda che posso illuminare qualsiasi realtà.

Sono nato persona, dice Dio,
affinché tu non abbia mai a vergognarti di essere te stesso.

Sono nato uomo,
affinché tu possa essere "Dio".

Sono nato perseguitato,
affinché tu sappia accettare le difficoltà.

Sono nato nella semplicità,
affinché tu smetta di essere complicato.

Sono nato nella tua vita, dice Dio,
per portare tutti alla casa del Padre.
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    Scritta da: Rosita Matera

    Stelletraledita

    Tu,
    sorso d'acqua dopo secca di deserto
    tu,
    fuoco acceso sulla strada che s'abbuia,
    tu,
    domenica di suono di campane,
    tu,
    prato sciolto da una pioggia di colori.

    Mi hai colta come un fiore
    che cresce sull'asfalto
    per poggiarmi sull'occhiello
    della tua anima sincera.
    E nella mano stringi una fiammella,
    luce in equilibrio sul filo della Vita,
    accende la lanterna della stanza dei sogni
    che continuano a scorrerci come stelle tra le dita.
    Composta giovedì 5 novembre 2015
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      Scritta da: Rosita Matera

      La vita e le sue storie

      Nel respiro del vento,
      nel mistero del tempo,
      in un treno avvolto dalla malinconia
      nell'uomo ricurvo a catturar la nostalgia.

      Nel sapore di un bacio
      o nella lacrima del cielo,
      nella ruga di un ricordo
      che sa di struggimento

      nella porta spalancata e aperta sul domani,
      nel segreto abbraccio del giorno con la notte,

      nel volteggiare della foglia
      nell'abbraccio della madre
      e nei nostri desideri,
      stelle impresse sulla pelle

      l'amore ha mille fiumi
      che finiscono nel mare
      dell'eterno fluire della vita e le sue storie.
      Composta giovedì 5 novembre 2015
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        Scritta da: Rosita Matera

        Il profumo dell'estate

        Passo dopo passo
        la terra sgretola il suo volto,
        mutevole metallo che si forgia con le foglie.
        Dalla lente fissa del cielo
        il sole guarda dal suo occhio d'ambra,
        mormora parole con l'ardore di un amante.

        L'anta cigolante sul muro caldo della casa
        soffia l'ultima manciata di stelle e desideri
        che s'adunano in fila sotto il lenzuolo della sera.

        Passo dopo passo
        s'allungano le ombre sui profili degli odorosi rami
        e il tramonto non vibra più,
        si posa stanco sugli gli intrecci delle ceste cariche d'uva
        e sulle mie ciglia
        che racchiudono ancora tutto il profumo dell'estate.
        Composta lunedì 17 agosto 2015
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          Scritta da: Rosita Matera

          Prendi un foglio e traccia una linea

          Prendi un foglio e traccia una linea
          e fai danzare su di esso la penna,
          falla scorrere lentamente sul rigo
          dando tempo e spazio all'inchiostro.
          Poi, dai ritmo alla creazione
          spostando il foglio verso una direzione
          e con la mano dona armonia
          seguendo un'idea o la tua fantasia.
          E quando la penna
          sarà stanca di ruotare,
          di ballare e di disegnare,
          apri la cassetta del cuore che vibra
          e prendi i colori che senti più veri.
          Con quelli traccia
          sentieri fiorati,
          soldati armati,
          bastioni di castelli e animali colorati,
          barche, cieli e un leone che dorme
          sulla nuvola rosa che ha mille forme.

          Perché aprendo la porta all'immaginazione
          tutto ciò che sogniamo prende forma e dimensione
          dando corpo ai tuoi sogni più belli
          da colorare con matite e pastelli.

          Ma la tua inventiva
          diventerà reale
          solo se ci metterai ali per volare,
          perché la fantasia
          è come un vulcano,
          può esplodere
          ora, domani o in un tempo lontano,
          basta afferrare un foglio tra le mani
          e tracciare una linea con la tua penna
          per farla danzare finché ne avrà voglia
          disegnando i tuoi mondi su una pagina spoglia.
          Composta domenica 17 maggio 2015
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            Scritta da: Rosita Matera

            Può una poesia asciugare una lacrima?

            Può una semplice poesia
            asciugare una lacrima,
            spazzare al vento
            cieli di paglia,
            aprire orizzonti alla speranza,
            dare spazio e voce al silenzio?
            Può, una manciata di sole parole,
            riempire le pagine di giorni vuoti,
            spezzar le catene di antiche prigioni,
            metter le ali al pensiero in frantumi,
            accender di luce la notte più scura?

            Ci sono parole sospese a mezz'aria
            che come stelle accendono il buio
            finché non rischiarono il firmamento
            fino a mutare la notte in giorno.

            Esistono semplici frasi
            che scendono in fondo sciogliendo la neve,
            e i fiumi di ghiaccio che c'erano ieri
            diventano acqua per nutrire i pensieri.

            Parole che estirpano dal campo le erbacce
            facendo sbocciare fiori di luce,
            riducono a un'attimo anni infiniti
            perché li cancellano con un colpo d'ali.

            Eppure è facile trovar le parole
            per far volare di nuovo il pensiero
            e farlo giungere al cuore del vero
            superando l'inverno che trattiene il fiato.

            La giusta frase o la parole che cerchi
            sono perle di pura luce,
            le riconosci da un tuffo nel petto,
            non scivoleranno mai più dal tuo cuore.

            Sono stelle che troverai lungo il cammino
            tu catturale finché non sarà mattino,

            illumineranno per sempre il tuo domani,
            non stancarti mai di stringerle tra le mani.

            E se,
            asciugandoti la lacrima, le cercherai
            tra gli scaffali
            di una vecchia libreria,
            le troverai scritte in questa semplice poesia.
            Composta sabato 16 maggio 2015
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              Scritta da: Rosita Matera

              Il gioco della vita

              Come pioggia dal cielo giungeranno i sogni
              che con passi silenziosi coloreranno i pensieri,
              goccia a goccia riempirai il tuo cuore
              come un vaso di luce che trabocca di gioia.

              Tuttavia ci saranno giornate cambiate
              da una nota stonata scritta in contropiede
              una nota strozzata che vorresti annullare
              ma trattenuta dal foglio che non vuole saperne.

              La luce nel vaso che trabocca di gioia
              a volte non basta a cancellare
              quel che la vita vuole cambiare.

              Io lo so che in quelle giornate
              guarderai solamente la pioggia che batte
              ma sappi che anche la fredda pioggia
              serve a far nascere un fiore dal fango.

              Forse in quei giorni penserai
              che la vita è un gioco senza regole
              e la porta del cuore tu chiuderai,
              ma io ti sarò accanto e ti spiegherò
              che il caso o la vita vuole aver la ragione
              senza curarsi della tua opinione.
              Ma ognuno di noi ha un potere assai grande
              che brilla ogni volta che dobbiamo lottare:
              è capire che il caso non va contrastato
              perché è come un vento che va assecondato,
              attendendo che muti la sua direzione
              che prima o poi sarà a tuo favore
              affinché nasca un fiore dal fango,
              un fiore forte che sfida il vento
              perché ha radici di cielo e cemento.

              Su cento tentativi avrai una sola certezza
              finché i palmi delle mani non avranno durezza.

              Di mille parole, tu fanne una preghiera
              che giunge a Dio
              prima che faccia sera.

              E infine sappi che tu sei speciale
              e mai lo dovrai dimenticare
              perché imparerai che il vento si stanca
              e abbatte sé stesso in una calma bianca
              e quel fiore robusto nella sua perfezione
              sei tu che brilli di vita
              nella benedizione.
              Composta mercoledì 13 maggio 2015
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                Scritta da: Rosita Matera

                Abbi cura

                Abbi cura dell'oggi e non del domani
                perché se coltiverai bene il terreno
                del tuo tempo che vivi al presente,
                nascerà una pianta robusta
                che fiorirà solo grazie al tuo amore.

                Abbi cura di ogni cosa
                che il destino vorrà regalarti,
                anche se piccola o malandata,
                tu guardala col cuore,
                non darla mai per scontata:
                la sedia bianca vecchia e scrostata
                con la sua storia tracciata nel legno,
                il gatto randagio di cui nessuno si accorge
                che ha un mondo da poterti donare,
                dell'esile stelo che regge il papavero,
                se tu lo bagnassi crescerebbe più fiero

                ... perché sarà la tua dedizione, la tua cura, il tuo tempo
                a dare un valore persino al vento che soffia.

                Porterai energia e persino la vita
                a tutto ciò, che stringendo al petto,
                amerai con tutto te stesso:
                al tempo, ai ricordi, alla ruga sul viso,
                alla luna che parla regalandoci sogni.

                Abbi cura di ogni piccola cosa,
                che sia anche un pugno di terra
                perché da una piccola zolla incolta,
                se tu saprai averne cura,
                potrà nascere, a sorpresa, una rosa
                che diffondendo il suo profumo
                farà nascere in te un pensiero d'amore,
                e quel pensiero, invadendo il tuo cuore
                ti renderà un uomo migliore.
                Composta lunedì 27 aprile 2015
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                  Scritta da: Rosita Matera

                  Ogni uomo sta al mondo

                  Ogni uomo sta al mondo col suo carico di storia,
                  ripiegato sui propri pensieri quotidiani
                  stringe al petto la giacca dei ricordi,
                  guardando in basso per paura di cadere.

                  Lumeggiano bianche le pietre scoscese,
                  ci passeggiano ragazze
                  raccogliendo i loro sogni,
                  parlano sottovoce ed affidano al domani
                  i loro batticuori presi a caso dalla calca.

                  Il vecchio s'appoggia al suo segreto affanno
                  e in ogni ruga vi è il racconto della vita.

                  Ogni uomo sta al mondo col suo carico di storia
                  e nessun indovino potrà mai capire appieno
                  le infinite sfumature che si celano nei versi
                  che ognuno porta raccolti nel suo cuore.
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                    Scritta da: Rosita Matera

                    L'uomo che sei

                    C'erano semi da seminare. "Ci penserà il vento" pensò il contadino.
                    Ma il vento, quel giorno, non giunse puntuale
                    e i semi caddero nell'indifferenza.

                    C'erano braccia da afferrare nella stazione dei dimenticati.
                    "Ci penserà il prossimo che passa per caso" pensò il viandante.
                    Ma il prossimo, quel giorno, non giunse puntuale
                    e le braccia caddero nella miseria.

                    C'era un cuore di donna da riempire, di gioia, d'amore, di vita vera.
                    "Ci penserà un altro, non io" pensò il vigliacco.
                    Ma l'altro uomo, quel giorno, non giunse puntuale
                    e la donna cadde in una lacrima immensa.

                    C'erano un bambino da educare,
                    da forgiare bene come vaso d'argilla.
                    "Ci penserà il maestro che incontra" pensò l'egoista che aveva da fare.
                    Ma il maestro non giunse puntuale e il bambino divenne un uomo brutale.

                    Ma un giorno, un uomo vide i semi da seminare.
                    "Ci penserò io" disse a se stesso
                    alzando subito la manica al cuore.

                    E quel giorno giunse puntuale
                    e i semi crebbero all'infinito.
                    Poi quell'uomo, soddisfatto di questo,
                    afferrò le braccia dei dimenticati.
                    "Ci penserò io che passo per caso" pensò aprendo la propria mano.

                    E quel giorno giunse puntuale,
                    e quelle braccia crebbero e costruirono il mondo.
                    Poi quell'uomo incontrò la donna
                    caduta sola nella sua lacrima.
                    "Ci penserò io che amo senza chiedere nulla".
                    E quel giorno giunse puntuale,
                    e la donna fiorì nel suo sogno d'amore.
                    Quell'uomo incontrò il bambino
                    da forgiare come vaso d'argilla.
                    "Ci penserò io", affermò sorridendo,
                    e il bambino diventò un uomo vero.

                    Quell'uomo ora non è lontano
                    ed è a un passo tra il cielo e il cuore,
                    si muove in silenzio senza farsi notare,
                    è in ognuno di noi quando decide di amare.
                    Composta lunedì 23 marzo 2015
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