Le migliori poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz

La poesia

Appena se ne va l'urtima stella
e diventa più pallida la luna
c'è un Merlo che me becca una per una
tutte le rose de la finestrella:
s'agguatta fra li rami de la pianta,
sgrulla la guazza, s'arinfresca e canta.

L'antra matina scesi giù dar letto
cò l'idea de vedello da vicino,
e er Merlo furbo che capì el latino
spalancò l'ale e se n'annò sur tetto.
-- Scemo! -- je dissi -- Nun t'acchiappo mica... --
E je buttai dù pezzi de mollica.

-- Nun è -- rispose er Merlo -- che nun ciabbia
fiducia in te, ché invece me ne fido:
lo so che nu m'infili in uno spido,
lo so che nun me chiudi in una gabbia:
ma sei poeta, e la paura mia
è che me schiaffi in una poesia.

È un pezzo che ce scocci cò li trilli!
Per te, l'ucelli, fanno solo questo:
chiucchiù, ciccì, pipì... Te pare onesto
de facce fa la parte d'imbecilli
senza capì nemmanco una parola
de quello che ce sorte da la gola?

Nove vorte su dieci er cinguettio
che te consola e t'arillegra er core
nun è pè gnente er canto de l'amore
o l'inno ar sole, o la preghiera a Dio:
ma solamente la soddisfazzione
d'avè fatto una bona diggestione.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    La diplomazia

    Naturarmente, la Dipromazzia
    è una cosa che serve a la nazzione
    pè conservà le bone relazzione,
    cò quarche imbrojo e quarche furberia.

    Se dice dipromatico pè via
    che frega cò 'na certa educazzione,
    cercanno de nasconne l'opinione
    dietro un giochetto de fisonomia.

    Presempio, s'io te dico chiaramente
    ch'ho incontrato tù moje con un tale,
    sarò sincero, sì, ma sò imprudente.

    S'invece dico: - Abbada cò chi pratica...
    Tu resti cò le corna tale e quale,
    ma te l'avviso in forma dipromatica.
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Pianto antico

      L'albero a cui tendevi
      la pargoletta mano,
      il verde melograno
      Da' bei vermigli fiori
      Nel muto orto solingo
      Rinverdì tutto or ora,
      E giugno lo ristora
      Di luce e di calor.
      Tu fior de la mia pianta
      Percossa e inaridita,
      Tu de l'inutil vita
      Estremo unico fior,
      Sei ne la terra fredda,
      Sei ne la terra negra;
      Né il sol piú ti rallegra
      Né ti risveglia amor.
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Un battito di ciglia...

        Ho voglia di bussare
        alla porta del cielo
        per dirti che…
        mi manca
        il tuo sorriso.
        La tua voce.
        Il tuo sguardo pulito.
        La voglia di allegria.
        Le cose bisbigliate
        gridate con la voce del cuore.
        Mi mancano quei giorni
        fatti di tenerezze.
        Le lunghe chiacchierate.
        Le risate
        ricolme di un presente vissuto.
        Assaporato.
        Ricordo i nostri sogni.
        La gran voglia di dare.
        E di fare… per un mondo migliore.
        Profumava di buono
        la tua vita.
        Ed ancora mi avvolge
        e mi sorregge
        la fragranza di te.
        Ma ho voglia di bussare
        alle porte del cielo.
        Ho voglia di incontrarti.
        Basterebbe un istante.
        Un battito di ciglia.
        Un sussurro.
        Nel pugno chiuso
        conservo una carezza…
        Un battito di ciglia.
        Che ci vuole?
        Mi basta l'illusione…
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Tristezza

          Tristezza
          Ho lacrime, dolore, rabbia,
          disperazione da bruciare.

          Non ho una bara su cui disperarmi,
          una foto su cui piangere,
          un vaso per deporre rose
          rinfrescate di lacrime.

          Passi su un viale ghiaioso,
          all'ombra dei cipressi consolatori,
          non posso farli,
          non ti troverei...

          Il focolare caldo,
          le tue pantofole,
          sono sole.
          Non ti troverei lì.

          il sepolcro di un sentimento
          é nell'anima.

          Il nostro sarà
          nella mia per sempre.
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Se...

            Se non hai tempo per me,
            se i tuoi pensieri non possono,
            se hai fatto le tue scelte
            e per me non c'è posto,
            se il posto che offri
            è solo ritaglio di tempo
            fatto di pensieri distratti
            col rumore del niente...

            Se ogni gesto è incompiuto,
            insapore, né dolce né amaro,
            con l'odore dell'indifferenza...
            Se averti è accontentarsi
            di briciole, di attese
            di angoscia e tormento,
            piena di dubbi senza risposta...
            Se l'unica certezza
            è il vuoto che è in me,
            se troppo ci ho scommesso
            e poco o nulla mi dai
            e se del tempo non hai...

            Me ne vado, piego i ricordi
            prendo a calci il niente, straccio il dolore
            raggiungo domani guardando il passato
            con una lacrima che scende,
            non trovo una ragione che mi trattenga.
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              Scritta da: Silvana Stremiz

              Ci sei, anche quando non ci sei

              Mi piace credere
              che a volte mi pensi
              come capita a me,
              che a tratti ti manco e
              che se non ci sei è solo
              perché non puoi.

              Che ti appartiene
              lo stesso desiderio,
              che il tempo che ci divide
              a volte è un tormento
              a volte nostalgia,
              un dipinto fatto di noi.

              Che la notte a volte ti manco,
              che appartengo ad un sogno,
              che se nulla avviene
              è solo perché non puoi.

              Mi piace credere
              che un giorno ti rivedrò
              guardandoti negli occhi,
              trovando un po' di me.

              Che comprenderai
              il posto che occupi
              e l'immenso che sei.

              Mia piacere credere
              che un giorno
              mi vedrai veramente
              per quella che sono
              con difetti e pregi.

              E con la voglia di abbracciarmi
              mi stringerai a te guardandomi
              con gli occhi e con l'anima
              di chi un po' mi ama.
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                Scritta da: Silvana Stremiz

                So, anche se non conosco il quando

                So, anche se
                non conosco il quando
                io e te siamo destinati ad amarci
                come forse mai
                non è stato prima.

                Destinati a consumare il più illecito
                dei sospiri
                sotto un cielo stellato di sogni
                a bruciare la passione
                sotto la luna complice
                nell'infinito di un attimo
                come solo gli anni e la passione insegnano.

                Fermeremo l'attimo
                lo stringeremo in un unico respiro
                respirando l'uno dell'altro
                fino a toccare la luna
                e del cielo tutte le stelle.

                So, anche se
                non conosco il quando
                che tutto accadrà
                perché tu lo vuoi
                perché io lo voglio
                perché è un peccato che vale il paradiso.

                Per quanto il vento soffi contrario
                ci porterà a ritrovarci
                e come un onda in tempesta
                ad amarci.

                So, anche se
                non conosco il quando.
                Composta lunedì 9 novembre 2015
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