Le migliori poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz

Amate gli esseri umani

Amate gli esseri umani senza aspettarvi
mai niente in cambio:
Aiutateli, illuminateli, ecco ciò che dovete imparare a fare
spontaneamente esattamente come il sole brilla,
come le sorgenti zampillano, come gli uccelli cantano,
come i fiori sbocciano
e gli alberi danno i frutti.
Non ha importanza che vi si veda o meno;
questo è il lavoro che va fatto
ed è questo il vero sacrificio
che ci ha insegnato Gesù.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Ricominciare il meglio di te

    Se sei stanco e la strada ti sembra lunga,
    se ti accorgi che hai sbagliato strada,
    Non lasciarti portare dai giorni e dai tempi, Ricomincia.

    Se la vita ti sembra troppo assurda,
    Se sei deluso da troppe cose e da troppe persone
    Non cercare di capire il perché, Ricomincia.

    Se hai provato ad amare ed essere utile,
    Se hai conosciuto la povertà dei tuoi limiti,
    Non lasciar là un impegno assolto a metà, Ricomincia.

    Se gli altri ti guardano con rimprovero,
    Se sono delusi di te, irritati,
    Non ribellarti, non domandar loro nulla, Ricomincia.

    Perché l'albero germoglia di nuovo dimenticando l'inverno,
    Il ramo fiorisce senza domandare perché,
    E l'uccello fa il suo nido senza pensare all'autunno,
    Perché la vita è speranza e sempre ricomincia...
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Cuore, mio cuore...

      Cuore, mio cuore, turbato da affanni senza rimedio,
      sorgi, difenditi, opponendo agli avversari
      il petto; e negli scontri coi nemici poniti, saldo,
      di fronte a loro; e non ti vantare davanti a tutti, se vinci;
      vinto, non gemere, prostrato nella tua casa.
      Ma gioisci delle gioie e soffri dei dolori
      non troppo: apprendi la regola che gli uomini governa.
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Baltico del nord

        Quando la bufera incipria il porto, quando
        i pini, frusciando,
        lasciano nell'aria una scia che delle lamine
        di una slitta è più fonda,
        quale grado di azzurrità può raggiungere
        un occhio?
        Quale segno
        il linguaggio può far germogliare da un
        cauto contegno?
        Nascondendosi alla vista, il mondo
        esterno
        prende in ostaggio un volto: bloccato
        dalla neve, pallido, inerme.
        Così un mollusco rimane fosforescente
        sul fondo dell'oceano
        e così il selenzio assorbe l'intera velocità
        del suono.
        Così un fiammifero basta per accendere
        un fuoco;
        così l'orologio di un nonno, fratello del
        battito cardiaco,
        essendosi fermato da questo lato
        del mare, per mostrare
        il tempo all'altro, continua a ticchettare.
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Occhi

          Occhi spenti, dalla tristezza e sconforto
          occhi che guardano pieni di parole.

          Occhi che pongono domande
          che cercano risposte.

          Occhi traditi da un sogno spezzato
          dal tempo che non perdona.

          Occhi che attendono un nuovo sogno
          che sogneranno ancora.

          Occhi che tristi con il vuoto dentro,
          occhi che attendono il riempirsi.
          Per sorridere e accendersi di nuovo.
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Se la mia vita non è

            Se la mia vita, "vita non è"
            e inconsapevole vivo
            respiro e subisco.

            Se aprire gli occhi è un riflesso
            Se a respirare è solo il mio corpo
            Se la vita non la sento
            e il cuore mi batte artificialmente.

            Se non comprendo
            E non godo l'immenso
            non sento ne provo emozioni
            se non posso bere né mangiare
            né sorridere né piangere.

            Se non ho sogni che mi fanno volare
            Allora vi prego lasciatemi andare

            Toglietemi le macchine
            e il cibo che non "mangio"
            e l'acqua che non "bevo"
            non fatemi subire una vita
            che "vita non è"
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              Scritta da: Silvana Stremiz

              A Volte Ti Penso

              A volte ti penso in modo tenero
              a volte in modo folle
              a volte guardando la luna
              a volte in riva al mare
              scandalosamente
              passionalmente
              ma sempre con amore.

              A volte penso alle tue labbra
              a volte alle tue mani
              a volte sento i peccati
              prendermi l'anima
              e li sento leciti sul mio corpo.

              A volte immagino
              a volte sogno
              e disegno con le labbra
              ogni tuo contorno.

              A volte ti penso semplicemente
              senza una ragione.

              Ma quello che non accade "a volte"
              – ma sempre –
              è di sentirti parte di me.
              Composta martedì 1 settembre 2015
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