Poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz
The Sun kept stooping - stooping - low!
The Hills to meet him rose!
On his side, what Transaction!
On their side, what Repose!
Deeper and deeper grew the stain
Upon the window pane -
Thicker and thicker stood the feet
Until the Tyrian

Was crowded dense with Armies -
So gay, so Brigadier -
That I felt martial stirrings
Who once the Cockade wore -

Charged, from my chimney Corner -
But Nobody was there!
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Rosso scarlatto

    Ho amato,
    amato la tua aria.

    Amato le tue dita
    strette alle mie.

    Ho amato,
    ho fatto l'amore
    con le tue parole,
    con i tuoi pensieri,
    con la tua anima.

    Ora i primi
    raggi dell'alba
    non illuminano
    più i tuoi occhi,
    il tramonto apre
    alla notte solo
    i miei solitari
    occhi umidi.

    Sotto l'occhio
    attento di una clessidra,
    il sole illumina
    il mio tempo.

    Carne solo carne,
    tra le mie dita,
    condita da insipidi minuti
    di un rosso scarlatto.

    Carne solo carne
    senza vita.
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Il tuo piccolo naso rosso

      Un giorno come tanti,
      un filo di brina,
      delle foglie infreddolite
      dal vento del mattino.

      Sembrava cosi,
      infreddolito
      e tremolante,
      il nostro primo saluto.

      Cosi sarebbe stato,
      se le tue parole
      non fossero state scritte
      dai miei sogni,
      se le tue gesta
      non avessero
      disegnato nell'aria
      i miei pensieri.

      Cosa sarebbe stato
      se le tue labbra
      non avessero
      scritto il futuro.

      Cosa sarebbe stato
      se non ci fosse
      stato un tremolante
      infreddolito
      piccolo naso rosso.
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Nodo dopo nodo

        Una corda.
        Una corda piena di nodi.
        Una corda piena di ricordi
        in infiniti nodi
        tutti diversi,
        tutti unici,
        tutti irripetibili.

        Seguo la corda
        mi avvicino ai nodi
        sfiorandone uno sorridente,
        uno umido di pianto,
        ne vedo uno stupito,
        uno incredulo,
        uno meravigliato.

        Altri quasi vergognosi
        di essere dei nodi
        timidi, imbranati, ingenui.

        Passo dopo passo,
        vivo questa corda
        fino alla fine.

        Una corda tagliata,
        sfilacciata in mille
        piccolissimi fili,
        in mille pensieri
        spezzati,
        in pensieri spezzati
        che non riusciranno
        più ad unirsi
        per fare ancora
        assieme un nuovo
        irripetibile nodo.
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Fili di vita

          Snocciolo tra le dita
          momenti di gioia,
          in gesti che sembrano
          una recita del rosario.

          Il rosario
          della felicità,
          in un lento fluido
          d'emozioni che scorre
          tra le dita.

          Gioco, gioco con te.
          Sono i tuoi capelli,
          sono fili d'oro,
          fili di seta intrecciati
          con sogni e ricordi.

          Sono pensieri, gioie,
          speranze da scartare,
          aprire, consumare,
          al prossimo tramonto.

          Snocciolo tra le dita
          fili d'emozioni
          per unirli in una corda
          di sogni e speranze,
          una corda di vita
          che legherà un giorno
          ad un altro giorno
          fino alla fine
          di tutti i sogni.
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            La penna ballerina

            In un teatro di carta,
            con la musica
            di sogni e ricordi
            una ballerina danza.

            Danzano carta e penna
            fra sorrisi sogni,
            pianti e dolori,
            creando sul bianco velo
            lettere e parole.

            Amo questa ballerina
            compagna della mia vita,
            che danza e scrive,
            che parla per me,
            parla per te.

            Oggi la sua danza è triste,
            i disegni sono annacquati,
            i suoi passi volano
            su ritmi lenti, parole cupe.

            Tra le mie mani ruvide
            la mia ballerina trema,
            sapendo che questo
            sarà l'ultimo ballo per te.

            Sapendo che dietro il sipario
            ci sarà solo il buio,
            ci sarà solo un'uscita,
            ci sarà solo un cartello
            che indicherà una nuova strada,
            una nuova città,
            un nuovo mondo.
            Un mondo vuoto.
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              Scritta da: Silvana Stremiz

              Senza tempo

              La mia mente scorre
              su queste parole,
              su questi pensieri,
              per rivivere,
              narrare, ricordare.

              Sento la mia
              vita posseduta,
              posseduta dal mistero
              e da una vita nuova.

              Piccole cose,
              tante piccole cose.

              Un fiore stretto
              dalle tue labbra,
              le tue mani che si
              scaldano tra le mie,
              poche parole
              infilate in un filo
              per sentirti
              accanto a me.

              Non esisteva il passato,
              non si cercava il futuro,
              la vita era il presente.

              Non c'era il desiderio
              di essere altrove,
              quando un sasso
              diventava una poltrona,
              quando una nuvola
              si trasformava
              in bolle di sapone,
              quando un ortica
              era per noi
              il più bel fiore del mondo.

              Non c'era nessun desiderio
              di fermare il mondo,
              conoscere il futuro.

              Nell'aria si respirava
              un solo pensiero:
              vivere.
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                Heart, not so heavy as mine
                Wending late home -
                As it passed my window
                Whistled itself a tune -
                A careless snatch - a ballad -
                A Ditty of the street -
                Yet to my irritated ear
                An anodyne so sweet -

                It was as if a Bobolink
                Sauntering this way
                Carolled and mused, and carolled -
                Then bubbled slow away -

                It was as if a chirping brook
                Upon a toilsome way
                Set bleeding feet to minuets
                Without the knowing why -

                Tomorrow - night will come again -
                Perhaps - tired and sore -
                Oh Bugle, by the window
                I pray you stroll once more!
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                  Scritta da: Silvana Stremiz
                  Through those old grounds of memory,
                  The sauntering alone
                  Is a divine intemperance
                  A prudent man would shun.
                  Of liquors that are vended
                  'Tis easy to beware
                  But statutes do not meddle
                  With the internal bar.
                  Pernicious as the sunset
                  Permitting to pursue
                  But impotent to gather,
                  The tranquil perfidy
                  Alloys our firmer moments
                  With that severest gold
                  Convenient to the longing
                  But otherwise withheld.
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