Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)
Mattino di nozze
Si spacca il mattino come una melagrana
Con rosse crepe lucide;
Ah, quando arriverà domani l'aurora, tardi,
Biancheggiando oltre il letto,
Vigile mi troverà ai cancelli del matrimonio,
Mentre aspetto che si diffonda la luce
Su di lui, che sazio dorme
Con la testa sprofondata, incosciente.
E quando l'alba s'insinuerà dentro
Cauta m'alzerò
per osservare la vittoria della luce
Sul primo dei miei giorni
Che lui mi mostra, addormentato nel sonno
In cui con me cadde, e il mio sguardo
Meno vago diverrà, e la sua faccia calda
Vedrò liberata dall'agitarsi della fiamma.
Saprò allora a quale immagine di Dio
È fatto il mio uomo;
E vedrò il castigo o il premio
della mia vita nel dormiente;
Calcolerò allora lo stampo e il valore
Dell'uomo che come mio ho accettato,
Mi si rivelerà un aspetto del cielo o della terra
Nello splendore del metallo in cui è coniato.
Oh, sono ansiosa di vederlo
dormire totalmente in mio potere,
Saprò allora chi è che ho da tenermi...
Sono ansiosa di vedere
Questo amore mio, questa moneta che ruota, posarsi
Immobile al mio fianco e pronta
Per la mia stima: certo egli sarà
Ricchezza di vita per me.
E allora sarà mio, giacendo
a me rivelato,
Aperto ai miei occhi, chiaro
Dormirà,
Disteso negligentemente,
Affidando a me la sua realtà, e io
Guarderò l'alba illuminare
Il mio destino.
Guardando splendere la debole luce
Su quel sonno colmo di me,
Sulla sua fronte, ove i riccioli
Negligenti s'accoppiano e appiccicano,
Sulle sue labbra, ove il respiro leggero va e viene,
Inconsapevole, sulle sue membra assonnate finalmente stese,
Indifese,
Piangerò, lo so, oh se piangerò
Di gioia e di tormento.
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