Scritta da: Sir Jo Black
in Poesie (Poesie personali)
Come foglie
Parole che fuggono nel vento
come foglie colorate
diventando silenzio,
inascoltato pensiero...
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Parole che fuggono nel vento
come foglie colorate
diventando silenzio,
inascoltato pensiero...
Notte, amica mia,
vieni a prendermi,
avvolgimi nel tuo silenzioso manto.
Passeggerò con te.
Passeggero della notte:
io che seguo le tue strade,
fiumi,
al pensoso passo.
Io che seguo i tuo alberi,
fantasmi,
ai lati del cammino.
Io che sento i tuoi respiri,
musica, e i tuoi silenzi
acqua per l'anima...
Ho fatto un sogno:
correvo sulla linea grigia.
Sensazioni:
crescente rabbia!
Luci puntate sul vertice
in fondo al cielo.
Notte.
Ai margini della linea:
scheletri viola e mille braccia tese
immersi nel fuoco azzurro della tempesta.
Ho continuato il sogno:
correvo sulla linea grigia.
Sensazioni:
crescente pace!
Luci puntate sul vertice
in fondo al cielo.
Notte.
Ai margini della linea:
anime scintillanti e mille braccia tese
coperte dall'argento della Luna.
Ancora sogno:
correvo sulla linea grigia.
Sensazioni: lenta dolcezza!
Vedo il vertice
in fondo al cielo.
Alba.
Ai margini della linea:
ninfe ciclamino e mille braccia tese
nei rosa della morta notte.
Ancora sogno:
corro sulla linea grigia.
Sensazioni: lenta noia!
Vedo il vertice
in fondo al cielo.
Giorno.
Ai margini della linea:
Alberi bruni e mille rami tesi
sommersi dal secco giallo della vita.
Ho paura e corro:
Inseguito...
Orride figure dietro me.
Ho paura e guardo:
Il tempo nero.
Orrido corre dietro me.
Il tempo mi guarda.
Corro...
Il fosso brucia l'anima.
Ho paura che ci cadrò...
Non lo vedo,
so che è lì.
Cadrò...
Dove?
Quando?
Perché
Cadrò?
Corro...
Il tempo mi guarda.
Orrido corre dietro me,
il tempo nero.
Ho paura e guardo:
Orride figure dietro me
Inseguito...
Ho paura e corro...
Immobile.
Sento scorrere il tempo
nel sangue,
nelle mani.
Mentre guardo il nulla
aspetto vita trovi me.
Immobile
Sento scorrere il tempo.
Mentre ascolto il silenzio
e guardo il nulla,
la persa pace ritrovo
così sento ricrescere,
in me,
forza.
Ancora una volta solitudine,
ancora una volta il cancello blu
e ancora il suo silenzio...
Ancora vuoto,
ancora passi inutili,
e ancora una nuova alba:
... vuota...
Dov'è ciò che mi spetta?
Sia morte,
sia vita.
Non limbo...
Viene Natale:
attesa di sospesa pace,
attesa di sereno angolo,
tra mille inutili simboli.
È il solito Natale:
finti sorrisi,
finto donare,
finti sguardi,
finto amare.
È andato Natale:
sospesa pace,
sospeso sereno angolo,
piangono luci appese,
domani cadranno.
È andato un anno,
uno nuovo viene:
immobile.
Immobile tempo:
finiti sorrisi,
finito donare,
finiti occhi,
finito abbraccio.
Cielo come ieri,
stesse nuvole...
Fluido il tempo scorre,
tratti verdi e neri
al blu alterni...
Sotto vanno vite.
Momenti scorrono lungo il cammino
illuminati da nuvole scure,
coperti di piogge a volte salate.
Ho bisogno di nuvole rosa ora
e vicino te che non sei ancora qui.
Le cose, oggetti, non animano vita,
affetti lontani salgono assenze;
tanto silenzio cade tra le mura.
Invano aspetto cieli in luce.
Voglio te e non so se sei quel mio vento:
odore di primavera e colori.
Gioco con figure d'aria e le mani,
lascio scorrere carezze tenere
in sogni avidi di più caldi abbracci.
Oggi aspetto, e dopo ancora, calore.
Giorni nuovi salgono giovani:
incontro ancora emozioni calde,
un cristallo separa e unisce distanze.
Dalla vita nuovi sapori d'anima.
Immergo pensieri a toccar sensazioni:
travesto l'aria di nuovi odori,
travesto questo cuscino di sensi,
abbraccio sentire e piacere.