Le migliori poesie inserite da Sir Jo Black

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Scritta da: Sir Jo Black

Christiane

Cosa ti ha donato la vita
Christiane?
Tu nata donna
con l'alito caldo della falciatrice
sul collo.

Sorella mia,
amavamo...
Cercavamo aria...
Cosa hai trovato tu?

Oggi:
liberi, forse...
o scemi, forse...

Cosa troveremo ancora?
Schiavi del mondo,
volti assenti...
Loro indifferenti
o egoisti noi
con le nostre cazzo di emozioni!
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    Scritta da: Sir Jo Black

    In questa sera malata

    In questa luce scura,
    in questa sera malata,
    pezzi di me avanzano.

    Cerco violentemente:
    odori, sapori, sensi.
    Cerco vita e sento morte.

    In questa luce scura,
    in questa sera malata,
    s'aprono tristi percorsi.

    Margini della viuzza
    sorridono per vivere,
    vendere odori e sensi.

    In questa luce scura,
    in questa sera malata,
    si compie solitudine e abbandono.

    In cambio di sorrisi,
    dolce e amaro, il mio.

    Ancora vuoti passi soli
    in questa sera malata,
    in questa luce oscura.
    Composta mercoledì 4 novembre 2009
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      Scritta da: Sir Jo Black

      A Broken Dream - epilogo

      Pietre porose assorbirono in ultimo
      sangue fluido e grumoso
      e liquido sulle pareti.
      Perdòno per tutti
      era l'unico balsamo,
      talvolta memoria tradita
      o macchiata,
      talvolta reliquia offuscata
      da sguardi di lattice aspro.
      Su pietre porose
      e gradini di cui non scorgemmo
      bramate vette
      gocciola ancora sangue devoto
      e umori, e vita e lacrime e sudori
      cristallizzati da scuse in un'unica roccia
      Era Amore, e mistica Speme
      ed ultima lacrima caduta nel vano;
      era Amore, e religioso Ossequio
      e vana parola colata su pietra;
      era Amore, e dolce Fiducia
      intesa scolpita sul solido angolo;
      Era l'eco di ciò che sarà
      stato
      recitando preghiere mai imparate,
      scorgendo dal basso vette agognate,
      mai raggiunte, neppure sfiorate.

      L'inizio fu noto e cangiante,
      per quanto le ombre strisciassero
      ridendo agghiaccianti
      tra gli anfratti lasciati;
      il passaggio fu ardente e dovuto,
      spirante bracieri
      da ogni poro trasudante
      amore umido e vivo;
      e la caduta, lenta caduta
      che sporca ancora le mie mani
      contratte
      sia tu ora un coro devoto
      di memorie e silenzi e mute affezioni
      ai piedi della Scala
      della vetta mai raggiunta
      sotto il buio mai trafitto

      Perdòno, prima che una nuova alba sorprenda
      i nostri rimpianti ormai asciutti
      Perdòno, prima che la porosa pietra rotoli
      distruggendo gradini
      sempre più alti
      Perdòno, se è vero che amai
      le mie mani sudate
      s'aprono vivide
      al cielo notturno.
      Composta giovedì 1 febbraio 2001
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        Scritta da: Sir Jo Black

        Ancora una volta vado

        Ancora una volta vado,
        vita mi stacca dalla vita.
        Nuove strade altre negli occhi,
        vecchie e amore nel cuore.

        Che sarà dei vecchi passi
        e della vita colta in quelli?
        Tutto sarà ancora polvere
        e nuova polvere da modellare?

        Le distanze bruciano cuori
        ed urlando parole vado.
        Distacco non chiesto è dolore,
        resteranno voci e poi silenzi.

        E già il vuoto alza parole:
        le perse proteste al fato
        recitano già visto domani.
        Anime, amori e paura d'addii.

        Ancora una volta vado,
        con la paura del silenzio,
        la maledizione del nulla,
        giurando che tornerò...
        Composta domenica 11 dicembre 2011
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