Poesie inserite da Eclissi

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Scritta da: Eclissi

Sono una donna

Nessuno può immaginare
quel che dico quando me ne sto in silenzio
chi vedo quando chiudo gli occhi
come vengo sospinta quando vengo sospinta
cosa cerco quando lascio libere le mie mani.
Nessuno, nessuno sa
quando ho fame quando parto
quando cammino e quando mi perdo,
e nessuno sa
che per me andare è ritornare
e ritornare è indietreggiare,
che la mia debolezza è una maschera
e la mia forza è una maschera,
e che quel che seguirà è una tempesta.
Credono di sapere
e io glielo lascio credere
e avvengo.
Hanno costruito per me una gabbia affinché la mia libertà
fosse una loro concessione
e ringraziassi e obbedissi.
Ma io sono libera prima e dopo di loro,
con loro e senza di loro
sono libera nella vittoria e nella sconfitta.
La mia prigione è la mia volontà!
La chiave della prigione è la loro lingua
ma la loro lingua si avvinghia intorno alle dita del mio desiderio
e il mio desiderio non riusciranno mai a domare.
Sono una donna.
Credono che la mia libertà sia loro proprietà
e io glielo lascio credere
e avvengo.
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    Scritta da: Eclissi

    Nero

    Nero, il velo
    Nera, la bocca chiusa.
    Nero, lo schermo. Tra la madre ed i figli, tra le amanti
    e l'amante, tra il fratello e la sorella,
    tra la donna e gli uomini. Nero, nero, nero.
    Nero, il lenzuolo di morte dove ti murano viva.
    Nero, il pube che ha visto nascere le loro idee nere.
    Nera, la bestia che sei nella loro testa nera di odio.
    Nera, la tomba dove cadde la loro umanità.
    Nere, le loro mani.
    Nero su nero, la mia lettera, le mie parole che non puoi
    vedere, non puoi dire, e che rinvii tuttavia, farfalle
    nere prima dell'istante in cui si diventa cieco.
    Te ne supplico, guarda nella tua stanza nera la luce
    che hanno perso e di cui avranno bisogno, una mattina.
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      Scritta da: Eclissi

      E ciò che voglio è l'amore

      E ciò che voglio è l'amore,
      l'amore spensierato e quello che rimette tutto in discussione,
      quello che fa rinascere,
      l'amore passionale, l'amore lontano, il fine amore,
      quello che vi costringe a superarvi,
      l'amore platonico, l'amore sessuale,
      l'amore lieve, l'amore oscuro, l'amore luminoso,
      l'amore tenero,
      l'amore fedele, l'amore infedele,
      l'amore geloso, l'amore generoso,
      l'amore libero, l'amore sognato,
      l'amore adorazione, l'amore mistico, l'amore istintivo,
      l'amore che si fa, il prima, il durante e il dopo l'amore,
      l'amore che brucia, l'amore pudico,
      l'amore segreto, l'amore gridato,
      l'amore che fa male al corpo, l'amore che fa bene al corpo,
      l'amore che paralizza e quello che dà le ali,
      l'amore a morte, l'amore a vita,
      il primo amore, l'amore perduto,
      l'amore ferito, il prossimo amore,
      perché non ci sono regole,
      perché è necessario inventare i propri amori,
      inventare la propria vita.
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        Scritta da: Eclissi

        Amore in manicomio

        Un'estranea è venuta
        A spartire con me la mia stanza nella casa lunatica,
        Una ragazza folle come gli uccelli

        Che spranga la notte della porta col suo braccio di piuma.
        Stretta nel letto delirante
        Elude la casa a prova di cielo con nubi invadenti

        E la stanza da incubi elude col suo passeggiare
        Su e giù come i morti,
        O cavalca gli oceani immaginati delle corsie maschili.

        Venne invasata,
        Chi fa entrare dal muro rimbalzante l'ingannevole luce,
        Invasata dal cielo

        Dorme nel truogolo stretto e tuttavia cammina sulla polvere
        E a piacer suo vaneggia
        Sopra l'assistito del manicomio consumato dalle mie lacrime
        ambulanti.

        E rapito alla fine (cara fine) nelle sue braccia dalla luce
        Io posso senza venir meno
        Sopportare la prima visione che diede fuoco alle stelle.
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          Scritta da: Eclissi

          Ad altri da te

          Amico da nemico io ti sfido
          Tu con monete false nella borsa degli occhi,
          Tu amico mio dall'aria accattivante
          Che per vera mi rifilasti la menzogna
          Mentre spiavi bronzeo i miei più gelosi pensieri
          Che mi allettasti con luccicanti pezzi d'occhio
          finché il dente goloso del mio affetto trovò il duro
          E scricchiolò, e io inciampai e succhiai,
          Tu che ora evoco a stare come un ladro
          Nella memoria, moltiplicato da specchi,
          In sofferente inobliabile atto,
          Mano lesta nel guanto di velluto
          E un martello contro il mio cuore
          Eri una volta una tale creatura, un così allegro,
          Schietto, spassionato compagno,
          Che non avrei mai detto né creduto
          Mentre una verità spostavi nell'aria,
          Che per quanto li amassi per i loro difetti
          Come per i loro pregi,
          I miei amici non erano che nemici sui trampoli
          Con la testa fra nuvole d'astuzia!
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            Scritta da: Eclissi

            Casida del pianto

            Ho chiuso la mia finestra
            perché non voglio udire il pianto,
            ma dietro i grigi muri
            altro non s'ode che il pianto.
            Vi sono pochissimi angeli che cantano,
            pochissimi cani che abbaiano;
            mille violini entrano nella palma della mia mano.
            Ma il pianto è un cane immenso,
            il pianto è un angelo immenso,
            il pianto è un violino immenso,
            le lacrime imbavagliano il vento.
            E altro non s'ode che il pianto.
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