Abbiamo perso anche questo crepuscolo. Nessuno ci ha visto stasera mano nella mano mentre la notte azzurra cadeva sul mondo. Ho visto dalla mia finestra la festa del tramonto sui monti lontani. A volte, come una moneta mi si accendeva un pezzo di sole tra le mani. Io ti ricordavo con l'anima oppressa da quella tristezza che tu mi conosci. Dove eri allora? Tra quali genti? Dicendo quali parole? Perché mi investirà tutto l'amore di colpo quando mi sento triste e ti sento lontana? È caduto il libro che sempre si prende al crepuscolo e come cane ferito il mantello mi si è accucciato tra i piedi. Sempre, sempre ti allontani la sera e vai dove il crepuscolo corre cancellando statue.
L'odio accende fuochi di passione sui fuochi lontani fari, grandi fiori rossi, delle coste del mare; grida all'erta di fiamma bianca e verde, sulle grida di fiamme dei sogni, che, come nei sogni, non si sa, in verità, se furono... E sono quelli ancor mal desti che brutta espressione, che freddo! contro quelli ancor mal addormentati che brivido, che espressione ancor più brutta!
E la morte si unisce con la vita
inaspettatamente, qua e là, come in bagliori di cento colori tragici ed acuti; si unisce con il sogno, che preferisce morire anziché svegliarsi. si unisce con il sogno.
Comincia a far giorno rosso e bianco. Coste che fumano, nel primo sole, per quelli che vivono ancora!
Di te stesso sei colmo, e tuttavia, quanto di te stesso sei privo, solo, e lontano, sempre da te stesso!
Aperto in mille ferite, ogni istante, come la fronte, van le tue onde, come i pensieri, vengono, vanno e vengono, baciandosi, fuggendo, in un eterno conoscersi, mare, e dimenticarsi.
Sei tu, e tu non lo sai, batte il tuo cuore in te, senza saperlo... Che colmo di solitudine, mare!
Sei pallida perché sei stanca di scalare il cielo e fissare la terra tu che ti aggiri senza compagnia tra le stelle che hanno una differente nascita, tu che cambi sempre come un occhio senza gioia che non trova un oggetto degno della sua costanza?
Non te ne andare, ricordo, non te ne andare! Volto, non svanire così, come nella morte! Continuate a guadarmi, occhi fissi, come un momento mi guardaste! Labbra sorridetemi, come un momento mi sorrideste!
Ah fronte mia, datti da fare; non lasciare che si sparga la sua forma fuori del suo ambiente! Comprimi il suo sorriso ed il suo sguardo, fino a farli divenir mia vita eterna!
-Sebbene mi dimentichi di me stesso; sebbene prenda il mio volto, nel soffrir tanto per lui, la forma del suo volto; sebbene io sia lei, sebbene si perda in lei la mia struttura! -
Oh ricordo, sii me! Tu - lei - sii ricordo, tutto e solo, per sempre; ricordo che mi guardi e mi sorrida nel nulla; e ricordo, vita con mia vita, divenuto eterno cancellandomi, cancellandomi!
Sei così bella tu, come il morbido prato dietro l'arcobaleno nel meriggio silenzioso d'acqua e sole, come l'increspamento della primavera di fronte al sole dell'aurora come l'avena fine del serraglio di fronte al sole del tramonto dell'estate come i tuoi occhi verdi col mio sorriso rosso come il mio cuore profondo col tuo amore vivo.