Poesie preferite da Eclissi

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Scritta da: Alessandro Bonfanti

Per chi non si accontenta del grigio

Sappiamo guardare lontano
ma non riusciamo a trovare
lo sguardo di chi sta in fronte a noi
e mentre il mondo ci ricopre di rumori
scordiamo il tempo
per ascoltare il nostro respiro,
mentre la terra si sta popolando
sotto i nostri vestiti siamo sempre più soli.
Inutile che mi scrutiate
con le vostre facce scettiche
me l'hanno già detto in tanti
che le parole non cambiano il mondo
ma io non smetto di crederci
e giorno dopo giorno
vi sputo in faccia il mio cuore
anche a costo di dissanguarmi,
se non trovate il coraggio
di accogliere il suono del vento
allora continuate pure a cercare
quel sole ipocrita
e quell'acqua piatta
dove credete di essere al riparo
dai vostri pensieri,
dai vostri problemi.
Se invece ancora
vibra qualcosa in voi
allora cercate la forza
di non metterlo a tacere,
porgetemi la vostra mano
perché ho un immenso bisogno di voi,
portate il vostro passo affianco al mio,
lasciate i pregiudizi
e non abbiate paura di condividere
la vostra splendida sfumatura
perché le diversità ci uniscono.
Se non vi fidate di ciò che scrivo
guardate il cielo
perché io sono soltanto un uomo
che ha ancora tutto da imparare,
se avete ancora la presunzione
di non aver bisogno di nessuno
guardate il cielo
perché non esistono arcobaleni di un colore solo.
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    Scritta da: Luana Zampieri

    Tenerezza



    Io ti chiedo perdono di amarti all'improvviso                  
    Benché il mio amore sia una vecchia canzone alle tue orecchie,  
    Delle ore passate all'ombra dei tuoi gesti                      
    Bevendo nella tua bocca il profumo dei sorrisi              
    Delle notti che vissi ninnato
    Dalla grazia ineffabile dei tuoi passi eternamente in fuga
    Porto la dolcezza di coloro che accettano malinconicamente.
    E posso dirti che il grande affetto che ti lascio
    Non porta l'esasperazione delle lacrime ne il fascino delle promesse
    Ne le misteriose parole dei veli dell'anima...
    È una calma, una dolcezza, un traboccare di carezze
    E richiede solo che tu riposi quieta, molto quieta
    E lasci che le mani ardenti della notte incontrino senza fatalità lo
    sguardo estatico dell'aurora.
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Cet amour

      Cet amour
      Si violent
      Si fragile
      Si tendre
      Si désespéré
      Cet amour
      Beau comme le jour
      Et mauvais comme le temps
      Quand le temps est mauvais
      Cet amour si vrai
      Cet amour si beau
      Si heureux
      Si joyeux
      Et si dérisoire
      Tremblant de peur comme un enfant dans le noir
      Et si sûr de lui
      Comme un homme tranquille au milieu de la nuit
      Cet amour qui faisait peur aux autres
      Qui les faisait parler
      Qui les faisait blêmir
      Cet amour guetté
      Parce que nous le guettions
      Traqué blessé piétiné achevé nié oublié
      Parce que nous l'avons traqué blessé piétiné achevé nié oublié
      Cet amour tout entier
      Si vivant encore
      Et tout ensoleillé
      C'est le tien
      C'est le mien
      Celui qui a été
      Cette chose toujours nouvelles
      Et qui n'a pas changé
      Aussi vraie qu'une plante
      Aussi tremblante qu'un oiseau
      Aussi chaude aussi vivante que l'été
      Nous pouvons tous les deux
      Aller et revenir
      Nous pouvons oublier
      Et puis nous rendormir
      Nous réveiller souffrir vieillir
      Nous endormir encore
      Rêver à la mort
      Nous éveiller sourire et rire
      Et rajeunir
      Notre amour reste là
      Têtu comme une bourrique
      Vivant comme le désir
      Cruel comme la mémoire
      Bête comme les regrets
      Tendre comme le souvenir
      Froid comme le marbre
      Beau comme le jour
      Fragile comme un enfant
      Il nous regarde en souriant
      Et il nous parle sans rien dire
      Et moi j'écoute en tremblant
      Et je crie
      Je crie pour toi
      Je crie pour moi
      Je te supplie
      Pour toi pour moi et pour tous ceux qui s'aiment
      Et qui se sont aimés
      Oui je lui crie
      Pour toi pour moi et pour tous les autres
      Que je ne connais pas
      Reste là
      Là où tu es
      Là où tu étais autrefois
      Reste là
      Ne bouge pas
      Ne t'en va pas
      Nous qui sommes aimés
      Nous t'avons oublié
      Toi ne nous oublie pas
      Nous n'avions que toi sur la terre
      Ne nous laisse pas devenir froids
      Beaucoup plus loin toujours
      Et n'importe où
      Donne-nous signe de vie
      Beaucoup plus tard au coin d'un bois
      Dans la forêt de la mémoire
      Surgis soudain
      Tends-nous la main
      Et sauve-nous.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        Durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me
        non dico che fosse come la mia ombra
        mi stava accanto anche nel buio
        non dico che fosse come le mie mani e i miei piedi
        quando si dorme si perdono le mani e i piedi
        io non perdevo la nostalgia nemmeno durante il sonno

        durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me
        non dico che fosse fame o sete o desiderio
        del fresco nell'afa o del caldo nel gelo
        era qualcosa che non può giungere a sazietà
        non era gioia o tristezza non era legata
        alle città alle nuvole alle canzoni ai ricordi
        era in me e fuori di me.

        Durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me
        e del viaggio non mi resta nulla se non quella nostalgia.
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Senza amore

          Da questo momento vivrò senza amore.
          Libera dal telefono e dal caso.
          Non soffrirò. Non avrò dolore né
          desiderio.
          Sarò vento imbrigliato, ruscello di
          ghiaccio.

          Non pallida per la notte insonne –
          ma non più ardente il mio volto.
          Non immersa in abissi di dolore –
          ma non più verso il cielo in volo.
          Non più cattiverie – ma nemmeno
          gesti di apertura infinita.
          Non più tenebre negli occhi, ma lontano
          per me non s'aprirà l'orizzonte intero.

          Non aspetterò più, sfinita, la sera –
          ma l'alba non sorgerà per me.
          Non mi inchioderà, gelida, una parola –
          ma il fuoco lento non mi arderà.
          Non piangerò sulla crudele spalla –
          ma non riderò più a cuore aperto.
          Non morrò solo per uno sguardo –
          ma non vivrò realmente mai più.
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Tristezza della Luna.

            Questa sera la luna sogna più languidamente; come una
            bella donna che su tanti cuscini con mano distratta e leggera
            prima d'addormirsi carezza il contorno dei seni,
            e sul dorso lucido di molli valanghe morente, si abbandona
            a lunghi smarrimenti, girando gli occhi sulle visioni
            bianche che salgono nell'azzurro come fiori in boccio.

            Quando, nel suo languore ozioso, ella lascia cadere su questa
            terra una lagrima furtiva, un pio poeta, odiatore del sonno,

            accoglie nel cavo della mano questa pallida lagrima
            dai riflessi iridati come un frammento d'opale, e la nasconde
            nel suo cuore agli sguardi del sole.
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