Poesie preferite da Eclissi

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Scritta da: Eclissi

Ad altri da te

Amico da nemico io ti sfido
Tu con monete false nella borsa degli occhi,
Tu amico mio dall'aria accattivante
Che per vera mi rifilasti la menzogna
Mentre spiavi bronzeo i miei più gelosi pensieri
Che mi allettasti con luccicanti pezzi d'occhio
finché il dente goloso del mio affetto trovò il duro
E scricchiolò, e io inciampai e succhiai,
Tu che ora evoco a stare come un ladro
Nella memoria, moltiplicato da specchi,
In sofferente inobliabile atto,
Mano lesta nel guanto di velluto
E un martello contro il mio cuore
Eri una volta una tale creatura, un così allegro,
Schietto, spassionato compagno,
Che non avrei mai detto né creduto
Mentre una verità spostavi nell'aria,
Che per quanto li amassi per i loro difetti
Come per i loro pregi,
I miei amici non erano che nemici sui trampoli
Con la testa fra nuvole d'astuzia!
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    Scritta da: Eclissi

    Inno alla Bellezza

    Tu vieni dal profondo cielo o sorgi
    dall'abisso, o Beltà? Versa il tuo sguardo
    infernale e divino, mescolati,
    il beneficio e il crimine, e per questo
    al vino ti potrei rassomigliare.
    Hai nell'occhio l'aurora ed il tramonto;
    come una sera tempestosa spandi
    profumi; ed i tuoi baci sono un filtro,
    e la tua bocca un'anfora, che fanno
    coraggioso il fanciullo, l'eroe vile.
    Sorgi dal nero abisso oppure scendi
    dalle stelle? Il Demonio, affascinato,
    come un cane è attaccato alle tue gonne;
    spargi a caso la gioia ed i disastri,
    e tutto reggi, e di nulla rispondi.
    Sopra i morti, o Beltà, di cui ti ridi,
    cammini. Non è il meno affascinante,
    l'Orrore, tra le tue gioie; amoroso
    sopra il tuo ventre orgoglioso danza
    l'Omicidio, fra i ciondoli il più caro.
    Vola abbagliata verso te l'effimera,
    o candela, fiammeggia stride e dice:
    "Benediciamo questa torcia! " Anela
    l'innamorato chino sulla bella,
    e ha l'aria d'un morente che accarezza
    la sua tomba. O Beltà, che cosa importa,
    o mostro spaventoso enorme ingenuo,
    che tu venga dal cielo o dall'inferno,
    se mi schiude la porta il tuo sorriso
    ed il tuo piede e l'occhio a un Infinito
    adorato ed ancora sconosciuto?
    Di Satana o di Dio, che importa? Angelo
    o Sirena, che importa se mi rendi,
    - fata dagli occhi di velluto, ritmo,
    profumo, luce, unica regina! -
    questo universo meno ripugnante
    e questi brevi istanti meno gravi?
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      Scritta da: Sir Jo Black

      Nel bosco

      Protetto dal bosco,
      accompagnato da Luna rinata,
      ascolto il canto della Madre.

      Immerso in fili d'argento,
      rapito dal ritmo del vento,
      espando il corpo danzando.

      Protetto dal cielo,
      leggendo la parola delle stelle,
      ascolto il canto nell'anima.

      Unito il cuore alla Terra,
      appagato dal sapore dell'aria,
      espando l'anima all'Universo.

      Ora sono pieno di luce:
      Ho amato...
      Posso continuare il viaggio...
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        Non voglio dimenticarti, amore

        Non voglio dimenticarti, amore,
        né accendere altre poesie:
        ecco, lucciola arguta, dal risguardo dolce,
        la poesia ti domanda
        e bastava una inutile carezza
        a capovolgere il mondo.
        La strega segreta che ci ha guardato
        ha carpito la nudità del terrore,
        quella che prende tutti gli amanti
        raccolti dentro un'ascia di ricordi.
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          E più facile ancora

          E più facile ancora mi sarebbe
          scendere a te per le più buie scale,
          quelle del desiderio che mi assalta
          come lupo infecondo nella notte.

          So che tu coglieresti dei miei frutti
          con le mani sapienti del perdono...

          E so anche che mi ami di un amore
          casto, infinito, regno di tristezza...

          Ma io il pianto per te l'ho levigato
          giorno per giorno come luce piena
          e lo rimando tacita ai miei occhi
          che, se ti guardo, vivono di stelle.
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            Scritta da: Don Juan
            Ti penso sottovoce
            per non farmi sentire dal tempo
            che ti porterebbe via da me,
            ti penso e i pensieri pesano come macigni
            che tremano, si staccano e crollano
            in un fracasso di suoni e fratture,
            ti penso e l'aria sa di te,
            del tuo profumo, lo sento, sei vicina.
            Ti penso e anche la luna sembra somigliarti,
            le stelle sono candele che ho acceso una ad una
            per guardarle e sapere che anche tu le guardi,
            ti penso e nient'altro voglio pensare.
            Rinchiudo spasmi di dolore in un sorso
            di wisky ed una fumata di sigaro,
            e punge dentro come il freddo
            questa sfinge di diamante chiamata cuore
            che cola dolore e urla il tuo nome.
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              Scritta da: Don Juan
              Trascorrerò il resto della mia vita
              ad amarti come fa il vento con le rose,
              ad invidiare le mani
              che accarezzeranno i tuoi fianchi,
              a maledire questa vita che ci ha divisi.
              Correrò fino a perder fiato
              sulle spiagge del tempo
              fino a trovarti per poi rapirti,
              spegnerò le stelle e corromperò
              la luna per nasconderti agli occhi
              di un mondo troppo invidioso.
              Sei lo spiraglio di vita
              che riscalda il mio cuore morto,
              sei la lama d'amore che affonda
              nelle carni dissanguate,
              sei la vita e la morte
              di un uomo solo al mondo.
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