Poesie preferite da Eclissi

Questo utente ha frasi preferite anche in Frasi & Aforismi, in Frasi di Film, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Barbara Brussa

Avrei

Avrei piantato semi di felicità
nei solchi della tua vita

Avrei cullato il tuo cuore
fra le braccia del mio

Sulle piantagioni infinite dell'anima
avrei coltivato l'Amore
Ti avrei fatto assaggiare
ogni suo succoso frutto

Avrei estirpato i tormenti
dal tuo giardino segreto

Ogni sera, avrei acceso
una ad una
tutte le stelle del nostro cielo
per illuminare la passione
dei nostri corpi

e al mattino
con un raggio di sole
avrei dipinto di luce
il tuo cuore

Avrei potuto, avrei fatto
Avrei...

Se con un solo gesto
tu non avessi calpestato i germogli
spento ogni luce
distrutto i nostri sogni
oscurato le nostre vite

Un solo gesto
e non esiste più
quel "Noi"
che tanto ci aveva fatto sognare...
Composta sabato 25 aprile 2009
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    Scritta da: Cristina Obber

    Atterro a Beirut

    I tuoi occhi guardano lontano,
    ed io mi guardo dentro
    e il sole si offusca
    oltre il mio universo
    saturo di oggetti
    saturo di sogni.
    Un sogno nei tuoi occhi è l'unico spiraglio,
    incerto.
    Opaco è il tuo destino,
    come il mio, del resto.
    Come il pianto che sgorga da questa terra,
    infranta,
    come il sangue che scorre tra queste pietre.
    Il sole tenta di seccarle,
    mi abbaglia la speranza.
    Non c'è disperazione nella tua forza,
    nella tua infanzia,
    che evoca ben altro.
    Promessa di gioia,
    che nel tuo sguardo
    arranca.
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      Scritta da: ametista

      Se

      Se il tempo riuscisse,
      a far sì che io ti dimentichi,
      tu non dimenticarmi.
      Se la mano, che ora ti accarezza,
      un giorno non volesse più farlo,
      tu non odiarla.
      Se la bocca, che vorrebbe sempre i tuoi baci,
      decidesse che non ne vuole più,
      tu non offenderti.
      Se il mio cuore, che adesso è ferito,
      all'improvviso guarisse,
      tu non pensare che non era amore vero.
      Se un giorno guardandoti,
      ti vedessi esattamente uguale agli altri,
      tu non crederci.
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        Scritta da: *marta*
        Avrebbe voluto sogni facili da raggiungere,
        il sole ad abbronzarle la pelle d'estate
        e la neve a coprirla d'inverno.
        Avrebbe voluto un tempo lento,
        disegni colorati alle pareti e scrivere poesia.
        Viaggiare per terra e per mare,
        conoscere uomini e donne di mille colori diversi
        e raccontarne gli occhi, gli odori, i sapori.
        Avrebbe voluto assaggiare il mondo con la bocca
        e le mani, come i bambini.
        Avrebbe voluto una pace che non finisse alla sera
        e non le lasciasse incubi da combattere.
        Avrebbe vissuto d'amore e fantasia,
        si sarebbe fidata del mondo,
        e avrebbe scritto storie di felicità.
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          Scritta da: Eclissi

          La forma de querer tù...

          La forma de querer tù
          es dejarme que te quiera.
          El sì con que te me rindes
          es el silencio. Tus besos
          son ofrecerme los labios
          para que los bese yo.
          Jamás palabras, abrazos,
          me dirán que tù existías,
          que me quisiste: Jamás.
          Me lo dicen hojas blancas,
          mapas, augurios, teléfonos;
          tù, no.
          Y estoy abrazado a ti
          sin preguntarte, de miedo
          a que no sea verdad
          que tù vives y me quieres.
          Y estoy abrazado a ti
          sin mirar y sin tocarte.
          No vaya a ser que descubra
          con preguntas, con caricias,
          esa soledad inmensa
          de quererte sólo yo.
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Perché Ti Amo... Perché ti voglio...

            I nostri corpi si sfiorano
            profumi si confondono
            pelle contro pelle
            senza tregua.

            Il sangue scorre
            come un fiume in piena,
            fluisce dentro di noi
            come un'onda inarrestabile.

            Scopro fra le tue mani
            sensazioni sconosciute,
            non pongo limite
            al consumarsi di noi.

            Non mi oppongo
            perché non voglio,
            ti appartengo perché lo voglio.
            Entri nella profondità

            della mia mente,
            infiltrandoti tra le parti
            della mia anima,
            facendo da padrone
            alle mie emozioni,
            ai miei desideri.

            Mi scopro per te
            perché ti amo
            perché ti voglio.
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              Scritta da: Paolo Broni

              Pi greco

              È degno di ammirazione il Pi greco
              tre virgola uno quattro uno.
              Anche tutte le sue cifre successive sono iniziali, cinque nove due, poiché non finisce mai.
              Non si lascia abbracciare sei cinque tre cinque dallo sguardo,
              otto nove, dal calcolo, sette nove dall'immaginazione,
              e nemmeno tre due tre otto dallo scherzo,
              ossia dal paragone quattro sei con qualsiasi cosa due sei quattro tre al mondo.
              Il serpente più lungo della terra dopo vari metri si interrompe.
              Lo stesso, anche se un po' dopo, fanno i serpenti delle fiabe.
              Il corteo di cifre che compongono il Pi greco non si ferma sul bordo della pagina,
              È capace di srotolarsi sul tavolo, nell'aria, attraverso il muro, la foglia, il nido, le nuvole,
              diritto fino al cielo, per quanto è gonfio e senza fondo il cielo.
              Quanto è corta la treccia della cometa, proprio un codino!
              Com'è tenue il raggio della stella, che si curva a ogni spazio!
              E invece qui due tre quindici trecentodiciannove il mio numero di telefono
              il tuo numero di collo l'anno millenovecentosettantatré sesto piano
              il numero degli inquilini sessantacinque centesimi la misura dei fianchi due dita
              sciarada e cifra in cui vola e canta usignolo mio oppure si prega di mantenere la calma,
              e anche la terra e il cielo passeranno,
              ma non il Pi greco,
              oh no, niente da fare,
              esso sta lì con il suo cinque ancora passabile,
              un otto niente male, un sette non ultimo,
              incitando, ah, incitando
              l'indolente eternità a durare.
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                Scritta da: Eclissi

                Albero azzurro

                Quando i tuoi occhi incontrano la mia solitudine
                il silenzio diventa frutto
                e il sonno tempesta
                si socchiudono porte proibite
                e l'acque impara a soffrire.

                Quando la mia solitudine incontra i tuoi occhi
                il desiderio sale e si spande
                a volte marea insolente
                onda che corre senza fine
                nettare che cola goccia a goccia
                nettare piu ardente che un tormento
                inizio che non si compie mai.

                Quando i tuoi occhi e la mia solitudine si incontrano
                mi arrendo nuda come la pioggia
                e nuda come un seno sognato
                tenera come la vite che matura il sole
                molteplice mi arrendo
                finché nasca il albero del tuo amore
                Tanto alto e ribelle
                Tanto alto e tanto mio
                Freccia che ritorna all'arco
                Palma azzurra piantata nelle mie nuvole
                Cielo crescente che niente fermerà.
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                  Scritta da: Eclissi

                  Nella follia

                  Quando verrà il momento
                  Nella follia
                  Catturerò il firmamento e lambirò le nubi
                  Prenderò in prestito la bufera
                  Lasciandomi alle spalle le lacrime zampillanti
                  E me ne andrò.

                  Non inseguirò l'equilibrio
                  Non soffocherò le grida
                  Danzerò sull'acqua
                  Dirigendomi verso l'altra sponda
                  Libera
                  O schiava
                  Non importa!
                  Guaderò il fiume.

                  Quando verrà il momento
                  Farfalla notturna
                  Deporrò la dolcezza che ormai mi ha annoiata
                  Deporrò l'abito imbizzarrito invano
                  E darò fuoco al passato
                  Per ritornare liscia come la terra vista da lontano
                  E girare da sola
                  Intorno alla luna.

                  Riderò e le mie risate non saranno tristi
                  Non volerò, camminerò
                  Accarezzerò la strada
                  Converserò tutta la notte con il selciato
                  Farò sgorgare la poesia dalle pietruzze
                  Il cielo piangerà e non mi preoccuperò
                  Il vento consumerà il mio cuore ustionato dall'amore

                  Quando verrà il momento
                  alba senza rugiada
                  mi mostrerò con il viso rabbuiato
                  e seppellirò i miei visi sereni
                  diffonderò le ombre sul mio essere
                  le farò gocciolare come il dolce miele
                  punto dopo punto
                  bacio dopo bacio
                  affinché riemerga sulla superficie del fiume
                  quella donna che ho serbato in me.
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                    Scritta da: Eclissi

                    Sono una donna

                    Nessuno può immaginare
                    quel che dico quando me ne sto in silenzio
                    chi vedo quando chiudo gli occhi
                    come vengo sospinta quando vengo sospinta
                    cosa cerco quando lascio libere le mie mani.
                    Nessuno, nessuno sa
                    quando ho fame quando parto
                    quando cammino e quando mi perdo,
                    e nessuno sa
                    che per me andare è ritornare
                    e ritornare è indietreggiare,
                    che la mia debolezza è una maschera
                    e la mia forza è una maschera,
                    e che quel che seguirà è una tempesta.
                    Credono di sapere
                    e io glielo lascio credere
                    e avvengo.
                    Hanno costruito per me una gabbia affinché la mia libertà
                    fosse una loro concessione
                    e ringraziassi e obbedissi.
                    Ma io sono libera prima e dopo di loro,
                    con loro e senza di loro
                    sono libera nella vittoria e nella sconfitta.
                    La mia prigione è la mia volontà!
                    La chiave della prigione è la loro lingua
                    ma la loro lingua si avvinghia intorno alle dita del mio desiderio
                    e il mio desiderio non riusciranno mai a domare.
                    Sono una donna.
                    Credono che la mia libertà sia loro proprietà
                    e io glielo lascio credere
                    e avvengo.
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