Poesie preferite da Eclissi

Questo utente ha frasi preferite anche in Frasi & Aforismi, in Frasi di Film, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: coccinella 80
Ti amerò e sarà come
nascondersi il sole con un dito
raggiungerò la riva arrancando
e aspetterò che si faccia sera

Ti amerò ed il tuo amore
non mi darà luce
né calore, e sarà come spegnersi
lentamente nell'anima

Ti amerò ed il sapore
dei nostri sogni sarà
amaro come la medicina
necessaria alla vita

Ti amerò e non ti chiederò
altro al mondo
perché non di questo mondo
è il nostro amore

e non si può chiedere alla luna
di amarci, né al sole di scaldarci
né al vento di cullarci
ma si può sperare che questo accada
e che duri per sempre.
Composta martedì 23 febbraio 2010
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    Scritta da: sintagma
    La carezza profonda delle cose,
    la voce tua
    di ambra e perla,
    miele caldo nell'arido
    fiume
    del mio sangue di
    sabbia,
    mancano
    come la parola
    "mamma"
    sulle labbra
    dell'orfano.
    Lo spazio tra me
    e le mie braccia, dove
    sì imprimeva l'orma
    del tuo grave passo,
    si dilata all'infinito.
    La tua assenza
    pesa,
    amore mio,
    come il cielo grigio
    sulla testa di chi cerca la primavera,
    come il tempo che ci negò
    il tempo
    come l'aurora che non
    condividemmo
    come il vino che
    non ti offrii
    come le parole
    che non ti donai,
    perché un crudele amore
    pose la sua mano spietata
    sulla mia bocca e mi impose
    di tacere mentre mi ubriacava
    di meraviglia.
    Invano afferro le tue dita
    di creta che si sgretolano.
    Frana la terra sotto il mio
    passo perduto,
    pensando che è follia
    dimenticarti,
    amore,
    desiderando di chiuderti gli occhi
    con due baci,
    come se tu fossi terra
    ed io brezza,
    come se fossero fiori di mandorla
    i miei due baci
    e tu il ramo desideroso
    di primavera.
    Composta venerdì 19 febbraio 2010
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      Scritta da: Sir Jo Black

      Mi sono innamorato di te

      Mi sono innamorato di te
      perché non avevo niente da fare
      il giorno volevo qualcuno da incontrare
      la notte volevo qualcuno da sognare
      Mi sono innamorato di te
      perché non potevo più stare solo
      il giorno volevo parlare dei miei sogni
      la notte parlare d'amore

      Ed ora che avrei mille cose da fare
      io sento i miei sogni svanire
      ma non so più pensare
      a nient'altro che a te
      Mi sono innamorato di te
      e adesso non so neppure io cosa fare
      il giorno mi pento d'averti incontrato
      la notte ti vengo a cercare.
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        Scritta da: Barbara Brussa

        Come polvere o vento

        Se la mia poesia mi abbandonasse
        come polvere o vento,
        se io non potessi più cantare,
        come polvere o vento,
        io cadrei a terra sconfitta
        trafitta forse come la farfalla
        e in cerca della polvere d'oro
        morirei sopra una lampadina accesa,
        se la mia poesia non fosse come una gruccia
        che tiene su uno scheletro tremante,
        cadrei a terra come un cadavere
        che l'amore ha sconfitto.
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          Scritta da: Barbara Brussa

          Ai giovani

          Bella ridente e giovane
          con il tuo ventre scoperto,
          e una medaglia d'oro
          sull'ombelico,
          mi dici che fai l'amore ogni giorno
          e sei felice e io penso che il tuo ventre
          è vergine mentre il mio
          è un groviglio di vipere
          che voi chiamate poesia
          ed è soltanto tutto l'amore
          che non ho avuto
          vedendoti io ho maledetto
          la sorte di essere un poeta.
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            Scritta da: Eclissi

            Amore a prima vista

            Sono entrambi convinti
            che un sentimento improvviso li unì.
            È bella una tale certezza
            ma l'incertezza è più bella.

            Non conoscendosi prima, credono
            che non sia mai successo nulla fra loro.
            Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
            dove da tempo potevano incrociarsi?

            Vorrei chiedere loro
            se non ricordano -
            una volta un faccia a faccia
            forse in una porta girevole?
            Uno "scusi" nella ressa?
            Un "ha sbagliato numero" nella cornetta?
            - ma conosco la risposta.
            No, non ricordano.

            Li stupirebbe molto sapere
            che già da parecchio
            il caso stava giocando con loro.

            Non ancora del tutto pronto
            a mutarsi per loro in destino,
            li avvicinava, li allontanava,
            gli tagliava la strada
            e soffocando un risolino
            si scansava con un salto.

            Vi furono segni, segnali,
            che importa se indecifrabili.
            Forse tre anni fa
            o il martedì scorso
            una fogliolina volò via
            da una spalla all'altra?
            Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
            Chissà, era forse la palla
            tra i cespugli dell'infanzia?

            Vi furono maniglie e campanelli
            in cui anzitempo
            un tocco si posava sopra un tocco.
            Valigie accostate nel deposito bagagli.
            Una notte, forse, lo stesso sogno,
            subito confuso al risveglio.

            Ogni inizio infatti
            è solo un seguito
            e il libro degli eventi
            è sempre aperto a metà.
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              Scritta da: Eclissi

              Il 16 maggio 1973

              Una delle tante date
              Che non mi dicono più nulla.

              Dove sono andata quel giorno,
              che cosa ho fatto – non lo so.

              Se lì vicino fosse stato commesso un delitto
              - non avrei un alibi.

              Il sole sfolgorò e si spense
              Senza che ci facessi caso.
              La terra ruotò
              e non ne presi nota.

              Mi sarebbe più lieve pensare
              Di essere morta per poco,
              piuttosto che ammettere di non ricordare nulla
              benché sia vissuta senza interruzioni.

              Non ero un fantasma, dopotutto,
              respiravo, mangiavo,
              si sentiva
              il rumore dei miei passi,
              e le impronte delle mie dita
              dovevano restare sulle maniglie.

              Lo specchio rifletteva la mia immagine.
              Indossavo qualcosa d'un qualche colore.
              Certamente più d'uno mi vide,

              Forse quel giorno
              Trovai una cosa andata perduta.
              Forse ne persi una trovata poi.

              Ero colma di emozioni e impressioni.
              Adesso tutto questo è come
              Tanti puntini tra parentesi.

              Dove mi ero rintanata,
              dove mi ero cacciata –
              niente male come scherzetto
              perdermi di vista così.

              Scuoto la mia memoria –
              Forse tra i suoi rami qualcosa
              Addormentato da anni
              Si leverà con un frullo.
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                Scritta da: Eclissi

                La stazione

                Il mio non arrivo nella città di N.
                È avvenuto puntualmente.

                Eri stato avvertito
                con una lettera non spedita.

                Hai fatto in tempo a non venire
                all'ora prevista.

                Il treno è arrivato sul terzo binario.
                È scesa molta gente.

                L'assenza della mia persona
                si avviava verso l'uscita tra la folla.

                Alcune donne mi hanno sostituito
                frettolosamente
                in quella fretta.

                A una è corso incontro
                qualcuno che non conoscevo,
                ma lei lo ha riconosciuto
                immediatamente.

                Si sono scambiati
                un bacio non nostro,
                intanto si è perduta
                una valigia non mia.

                La stazione della città di N.
                Ha superato bene la prova
                di esistenza oggettiva.

                L'insieme restava al suo posto.
                I particolari si muovevano
                sui binari designati.

                È avvenuto perfino
                l'incontro fissato.

                Fuori dalla portata
                della nostra presenza.

                Nel paradiso perduto
                della probabilità.

                Altrove.
                Altrove.
                Come risuonano queste piccole parole.
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                  Scritta da: mor-joy

                  Soltanto non...

                  La vita
                  sarebbe
                  forse più facile
                  se io
                  non ti avessi mai incontrata.

                  Meno tristezza
                  ogni volta
                  che dobbiamo separarci,
                  meno paura
                  della prossima separazione
                  e di quella che ancora verrà.

                  E anche poco
                  di quella nostalgia impotente, che quando non ci sei
                  vuole l"impossibile
                  e subito,
                  fra un istante
                  e che poi
                  poiché non è possibile,
                  resta turbata
                  e respira a fatica.

                  La vita
                  sarebbe forse
                  più facile
                  se io
                  non ti avessi incontrata.

                  Soltanto
                  non sarebbe
                  la mia vita.
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                    Scritta da: Dora

                    Bagno di mezzanotte

                    Calmo torni a mezzanotte, mentre la luna si specchia in...
                    quell'acqua di inchiostro
                    mi immergo in acque che nulla fanno vedere e mi immagino di essere ancora lì, in quel caldo nido dove un tempo stavo, e mi lascio cullare ad occhi chiusi, avvolgendomi in questo manto oscuro. Sopra, le stelle brillano in un raso lucente, e caldo liquido mi abbraccia, e il freddo poi ritrovo quando alla fine ti devo lasciare, ma gocce di te rimangono sulla mia pelle che vorrei non asciugare mai.
                    Composta domenica 17 gennaio 2010
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