Scritto da: Silvana Stremiz
Ognuno misura i suoi dolori con le bilance dell'orafo o del gioieliere, e quelli degli altri colla stadera del mugnaio.
Commenta
Ognuno misura i suoi dolori con le bilance dell'orafo o del gioieliere, e quelli degli altri colla stadera del mugnaio.
Chi ha male. Non può misurar bene.
A chi non duole giudica bene i colpi.
D'carna in b'caria n'in manca mai.
Nelle macellerie si trova sempre carne.
Scanzano, scanzatelle; Private, privatenne e quanne arrive a Mezapreta, aize 'ncuolle e tuornate arrete.
Scanzano, scansatelo; Privati, privatene e quando giungi a Mezzapietra "fa i bagagli" e torna indietro.
Scafate, schifate: mal'acqua, mala ggente, pure ll'evere è fetente.
Scafati, schifatela: cattiva acqua, cattiva gente ed anche l'erba è maleodorante.
Fratte, sfratta e 'a Putiella arrecetta.
Fratte, se ne libera e le Botteghelle raccolgono.
Casa quanne cape, terra quanne vide.
Casa quanto basta, terra quanta ne vedi.
A Santu Catiello 'o sole 'o castiello, a Santu Biase 'o sole a tutt"e case.
A San Catello il sole al castello, a San Biagio il sole a tutte le case.
Fa e d'sfà l'è tütu lavurà.
Fare e disfare è sempre lavorare.