Don e muradùr, i fan e i dsfan la ca.
Donne e muratori fanno e disfano la casa.
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Don e muradùr, i fan e i dsfan la ca.
Donne e muratori fanno e disfano la casa.
Chi ch'l'è sculazè da la nebia u l'sculaza neca è vent.
Chi è sculacciato dalla nebbia, è sculacciato anche dal vento.
La nebia e i prit i n'fa mai viaz par gnint.
La nebbia e i preti non viaggiano mai per niente.
Pr'i ghengh l'è sempar festa.
Per gli oziosi è sempre festa.
Murìr e parturìr, an i è òura.
Per morire e partorire non c'è orario.
Il pan di casa stufa.
Son di Prào o voglio essè rispettào, pos'ì ssasso e mang'ì bbào.
Sono di Prato e voglio essere rispettato, posa il sasso e mangia il verme.
Il campanile non migliora la cornacchia.
Essere come il ceppo del battuto. Che le busca sempre.
A zapèr la veggna d'agasst, as rimpéss la canténna ed masst.
Chi zappa la vigna d'agosto, la cantina empie di mosto.