Storia di un bambino di strada
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...fiori cercando di abbozzare un sorriso e ringraziò senza però allungare la mano per accettare il regalo. Il sorriso si trasformò in una sonora risata non appena un loro compagno di classe domandò a Joshua dove avesse rubato i fiori. Per gli ultimi cinque giorni di scuola nessuno lo rivide se non per caso al semaforo nella parte periferica della città. Il giorno tornò a casa e senza neppure pranzare decise di passeggiare con Penny. La cagnetta cercò di saltargli addosso così che il bambino la prendesse in braccio. Trascorse in sua compagnia tutta la sera finché quella notte il treno che l'aveva incuriosita tanto gliela portò via, lasciandogli nella mente l'eco del suo abbaio fedele.
Spesso nei pomeriggi in cui insieme al fratello chiedeva l'elemosina davanti alla stazione aveva immaginato di rivederla comparire in lontananza, come se quel sentiero di binari e ruggine avesse deciso di riportargliela indietro.
- Joshua, con questi soldi possiamo comprare un pacco di patatine - Liridon lo distrasse dai suoi pensieri mostrandogli le poche monete che teneva fra le mani impolverate.
- Non possiamo. Li portiamo a casa. Lo sai che mamma non vuole che li spendiamo. -
- Ma io ho fame. -
Joshua strinse ... [segue »]
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