I cristallini mi zampillano avanti e indietro. I mattoni traballano come fossero tappeti volanti.
Salve, mi chiamo "tutt'intorno", anzi, "Tutt'Intorno", ché mi han detto che nome e cognome van scritti grandi. Mi chiamo Tutt'Intorno perché giro e mi rigiro le cose tra le mani e io stesso ruoto... [continua a leggere »]
Quando si sentiva precipitata, sola, sbagliata, scura. Quando il cielo perdeva la sua altezza e tramortiva in un tetto fatto di ragnatele. Quando l'aria si saturava e le notti inseguivano i mattini e quando spioveva, ma l'arcobaleno era nero. In tutte queste occasioni, si rifugiava in soffitta... [continua a leggere »]
Vedi tutto di lei, a colpo d'occhio. Una camminata sempre un po' troppo frettolosa, una cura non eccessiva per l'abbigliamento, ma un'immancabile particolare che non si capisce bene se sia lei a portarselo in giro o sia questo a portarsi in giro lei. Si direbbe che esca di casa senza provare la... [continua a leggere »]
Ed è come se il mio cuore fosse un atomo poggiato sulle lenti cristalline di un microscopio universale. Ritrovo pace sul bagnasciuga delle masse oceaniche, al confine con l'orizzonte, a ridosso del cielo. Quando dentro è buio, è così che mi ritrovo, Ciaula che riscopre luna ed immenso... [continua a leggere »]
Quando si sentiva precipitata, sola, sbagliata, scura. Quando il cielo perdeva la sua altezza e tramortiva in un tetto fatto di ragnatele. Quando l'aria si saturava e le notti inseguivano i mattini e quando spioveva, ma l'arcobaleno era nero. In tutte queste occasioni, si rifugiava in soffitta... [continua a leggere »]
Mi piacciono le cose piccole e guardate da pochi occhi, quelle che non se le fila nessuno, ma che hanno ogni genere di particolarità e che si lasciano ricordare. Quei piccoli antri di paese, squarci improvvisi capeggiati da archi con le pietre in bella vista che s'innestano alla strada... [continua a leggere »]
La mia prima immagine, la mia prima pelle del mattino, il contatto leggero, l'odore intenso. Ed è sorriso. Mi rimetto per un attimo giù, voglio concedermi uno spazio mio all'interno dell'isola mentale che m'appartiene da sempre; non ho mai permesso a nessuno di fare incursione, custodendola... [continua a leggere »]
Cara me. Stupida me. Odiata me. Mi scrivo. Ti scrivo. In questo dialogo interiore che imbastisco con me stessa, in questa schizofrenia che mi dissocia, nulla potrei, totalmente e visceralmente, amare ed odiare di più al contempo. Stasera, ho deciso di darti contro, di farti star male, ma non... [continua a leggere »]
Al chiasso di fantasmi e ricordi s'oppongono il silenzio e l'assenza. Il margine, l'orlo, il precipizio. Presento al mondo un reumatismo emotivo e una gotta ai piedi dell'amore. Ho amato tutti i miei lutti e ancòra li amo, benché tumefatti e in necrosi di memorie e mani. Il male ha quella... [continua a leggere »]
Stretta nella mia scatola di ossa e carne a violentarmi le unghia e farmi ballare davanti agli occhi della mente legioni di personaggi che mi tengano compagnia. Sono i miei non-compagni di viaggio, fantasmi dalle caratteristiche assortite e verosimili. Vederne le sembianze, sentirne il timbro... [continua a leggere »]