Ago e memoria, oro e letame. Mi sporgo sul tempo, vedo quel che ero, quel che sono e quel che temo, gramigna che soffoca i fiori, tu: castigo e croce. Ho chiesto perdono quando più dovevo odiarti. Tolgo la polvere del deserto di emozioni, metto la polvere da sparo in un'arma che mi porto dietro... [continua a leggere »]
Ed Io che credevo d'esser morta Io, invece, sei morto tu. È stato un suicidio, perdendomi ti sei perso, precipitando in fondo, in fondo. Io col mio lutto sono andata avanti. Non dimentico un anniversario, una ricorrenza, un evento, la data che ha sancito l'inizio, scivolando lentamente... [continua a leggere »]
Infrango tutte le mie regole e metto parole dove ho giurato di non spenderne più. Mi legittimo dei mancati indirizzi e dei recapiti sbagliati e volgo il capo davanti a un destinatario che lascio anonimo perché questa lettera si perda e non venga letta. La abbandonerò su una panchina del mondo in... [continua a leggere »]
Metto in fila i pensieri in strutture rigide, inseguendo la maniacalità che mi è consueta, l'ansia del perfetto dentro all'imperfetto immodificabile e ne vien fuori la baraonda di sempre, quando le parole patiscono appese al nervosismo d'un caffè che presto si raffredderà sulla pila di emozioni... [continua a leggere »]
Di quella strada ricordo il filo immaginario che collocavo mentalmente tra le mattonelle strette. Fantasticavo a fare l'equilibrista sui sogni. Poi, pensavo a una città del mondo e agli sguardi furtivi in strada, agli incontri giocati sulla coda dell'occhio fino all'angolo dove ti volti per... [continua a leggere »]
Ho tolto le scarpe prima di varcare la soglia di casa come se il ritorno ai miei mondi fosse iniziazione, parto sacro, cosa pura. Ho tracciato linee di confine temporali tra le epoche e ti ho chiesto di diventarmi lancia e bastone e forbice per dividere, percuotere, tagliare ciò che ti fosse il... [continua a leggere »]
Ho aperto l'anima sulle maniglie della tua pelle. Incerta, sull'uscio delle ciglia, con lo sguardo rivolto a terra e l'espressione di chi deve decidere da che parte stare, se stare, rimanere, ma presso chi. Appoggiata sullo stipite del fremito, ad assorbire le folate dell'ultima scossa e sentire... [continua a leggere »]
Il mio cuore ha epoche storiche e vento tra le stagioni. Si ammanta di correnti letterarie e filosofie di pensiero districandosi tra pagine ingiallite di storie inventate, al limite del surreale. Zampilla tra i getti di sassi formandosi dita a seguire i cerchi nell'acqua e gracida negli stagni... [continua a leggere »]
Ho trapezi di cielo tra i respiri scambiati quando l'aria si spezza, posandosi sui muscoli. Pareti avio che imprigionano le ombre. Cadono i petali di margherita sul davanzale della finestra rivolta a sud quando le tue mani toccano i miei seni; a quello sfiorire ed al tuo sfiorare, fioriscono al... [continua a leggere »]
Ho sempre pensato che ciò che riesce a rigare le guance di lacrima calda fosse ammantato di quelle verità profonde che si ritrovano come macchine impazzite a crocevia di biforcazioni stradali che non sanno che tratto percorrere e a quali emozioni sia giusto dare precedenza. Un ingorgo sulle... [continua a leggere »]