A volte, siamo la nostra migliore compagnia. A volte, siamo la miglior mano che possa stringerci l'altra. L'occhio destro che guarda con contenimento l'altro occhio. La spalla sinistra ci fa appoggiare mentre scendono le nostre lacrime. Dentro ad una notte, la nostra notte, di cicale e civette... [continua a leggere »]
Non depredabile, terra di nessuno, roccia e calcare e crepe sottocute, porcellana fuori e toppe stropicciate dentro. Il punto medio tra le cose, semi e gramigna, vene e fili arrugginiti di bombe inesplose, disinnesco gli ingranaggi dei ricordi che mi tengono prigioniera dei tanti "è andata così... [continua a leggere »]
Nelle favole che scrivo io ci sono volpi sciocche ed uva avvelenata. Le volpi faticano a raggiungere i grappoli più dolci, posti sempre troppo in alto per essere raggiunti, colti ed assaporati e la fame spinge a cibarsi di acini secchi, privi di succo che non daranno mai vino. E credevo che le... [continua a leggere »]
- Ehi! - A che ora arrivi? - Sono ancora a lavoro, il tempo di... - Mi sei mancato. Mi sei mancato in una maniera strana, atroce, senza senso, ché i sensi erano tutti impegnati a ricordare la tua bocca e le mani. - Sono a lavoro. - È un gioco. Qualcuno ha occhi sullo schermo del tuo pc, adesso?... [continua a leggere »]
Ed ho puntato tutto su me stessa quando il mio cavallo s'era azzoppato e non sentivo più nessuno tifare dagli spalti. Oggi so di essere stata la mia migliore scommessa. Impossibilità ad essere. Impossibilità a fasciarmi gli zoccoli sanguinanti a causa dei ferri e dei chiodi. E come si fa a... [continua a leggere »]
Sei il suffisso della mia eternità. Sono la desinenza del nostro infinito. Ere e spazi siderali ci hanno disgiunto le carni. Gli inganni mi hanno staccata da te e ti sei perso, perdendomi. Lacrime di cristallo distillate da gocce di assenzio, fredda la pelle. Ma cos'è la morte se non passa per... [continua a leggere »]
Volo di corvi neri. Viaggio dentro me. Marcia funesta. Cuore in esilio. Ragione evasa. L'ego servo a casa propria. Mi cospargo il capo di cenere ed ingoio mandragola. Tu mi abbandoni, io mi abbandono. Tre giri intorno a me. Da sud a nord. Mi hai strappato alla primavera ed alle messi, discesa... [continua a leggere »]
Mitico amore. Trafiggilo con il dardo divino ché io sono donna mortale senza poteri se non posseggo il suo anelito. Invoco iside complice degli amanti infermi perché possa far adagiare le nostre crude passioni sui letti dei suoi crateri ed avvolgerci con le polveri universali, proteggerci con il... [continua a leggere »]
Un bacio in fronte a mia madre perché a lei devo tutto. È stato l'ultimo mio gesto. E poi non rammento più di tanto, se non una lastra di marmo e tanta gente. I nostri cuori stretti in una briglia dove ogni ricordo dell'infanzia s'impiglia: la nenia di un carillon, il mio costume carnascialesco... [continua a leggere »]
Sei il suffisso della mia eternità. Sono la desinenza del nostro infinito. Ere e spazi siderali ci hanno disgiunto le carni. Gli inganni mi hanno staccata da te e ti sei perso, perdendomi. Lacrime di cristallo distillate da gocce di assenzio, fredda la pelle. Ma cos'è la morte se non passa per... [continua a leggere »]