Il Prigioniero di Auschwitz
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...compito che avevo nella cucina era quello di prendere dei bidoni di zuppa e di portarla nel revier.
Andando nel revier ricordo una delle cose più atroci che avessi mai visto dopo il suicidio di Igor, in uno stanzone umido dalle pareti umide dal color giallo-verdastro, c'erano delle donne che avevano appena partorito durante la notte e c'erano tanti neonati messi in fila indiana, messi su una specie di ripiano, erano tutti li che si muovevano e gridavano, c'era da una parte chi si muoveva ancora e dall'altra che era più forte e stentava a morire, sopra quel ripiano vi erano tanti cadaverini di bambini, fu una cosa allucinante.
Un giorno d'ottobre mio fratello Giorgio aveva stretto amicizia con un italiano era una grande gioia ritrovare un paesano, era difficile che vi erano italiani nel campo, egli si chiamava Alberto e viveva a Roma prima che venisse ad Auschwitz, egli non era prigioniero e d'altra non era nemmeno ebreo, era un capitano delle SS, viveva a Roma ma lavorava per il regime fascista ed era anche servitore della Germania nazista ma egli era afflitto e lacerato dall'orrore e dall'odio, voleva salvarci oramai Hitler in Germania se la passava male come ... [segue »]
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