Ketty e il problema
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...spavento.
"Ketty! Hai visto cosa è arrivato?" Le dico indicando il suo giardino.
"No. Che cosa?"
"L'autunno."
Entriamo in casa. Dalla finestra sul retro vedo l'orto e i campi. L'autunno strangola il paesaggio.
Ci sediamo in cucina. Nicholas parla delle sue passioni sportive: "Faremo il campionato di bocce da Mary. Partecipi anche tu?"
"Sì."
"C'è in progamma una corsa ciclistica con Robert, Tullio e il barbiere. Ti unisci a noi?"
"Sì, sì..."
Come al solito l'amico tira fuori il mazzo di carte e giochiamo a scopa. Ketty è seduta vicino a me, ci guarda e non partecipa al nostro gioco. Mentre giochiamo sento il profumo di Ketty, il profumo amaro dei suoi capelli. È sempre colpa dell'autunno che sta arrivando. In questa stagione il bisogno della femmina si fa sentire, diventa viscerale. La Natura in sfacelo, i giorni corti, la luce gialliccia; tutte queste cose mi spingono a cercare conforto nelle braccia di una donna. Non è il bisogno sessuale. No! Voglio solo le mani bianche di una donna da tenere in mano. Voglio solo accarezzare i suoi capelli, sentire il suo respiro, il suo calore, la sua morbidezza.
La sera trascorre lenta fra giri di carte, pensieri, emozioni. La pendola del salotto ... [segue »]
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