Ketty e il problema
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...gli altri morire mentre io resto qui. Ma sono tristi queste perdite. La morte è troppo definitiva. Perdere un amico per 10 o 20 anni andrebbe bene; ma sapere che non lo rivedrò mai più... Mio Dio, c'è da impazzire.
Steso dentro alla cassa il mio amico sembra che dorma. Solamente la faccia ha un colore più scuro.
"Come è successo?" Chiedo.
Ketty si avvicina e a bassa voce incomincia a raccontare: "Due anni fa, quando si era sentito male, aveva forti dolori al petto e abbiamo chiamato subito l'ambulanza per portarlo all'ospedale. Stanotte si è sentito male, ma senza provare dolori. Aveva solo un po' di vomito. Ho fatto una limonata e abbiamo aspettato a chiamare il medico..."
Ketty incomincia a piangere e a venirmi sempre più vicino, forse aspettandosi che la abbracci. Sento il suo alito profumato sulla mia faccia quando riprende a raccontare:
"Questa volta era una trappola. Lui non sentiva male perché stava spegnendosi... stava morendo..."
Poi i parenti la chiamano. Arrivano altre persone e io mi preparo ad andarmene. Sulla soglia Ketty muove appena la mano; io gliela stringo e la ragazza mi attira vicino per darmi un bacino sulla guancia.
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Sembra impossibile come la vicinanza ... [segue »]
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