Ketty e il problema
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...batte le dieci ed è ora di andare via.
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Ho avuto molto lavoro durante tutto il mese di settembre e ho rimandato le mie visite a casa di Nicholas, che però vedo ogni tanto. Abbiamo tutto l'inverno per giocare a carte.
Invece quella è stata l'ultima volta che ho giocato a carte con lui.
In questo mattino di ottobre freddo e nebbioso, arriva l'amico Robert a casa mia. È serio e appare molto agitato: "Hai sentito la novità?"
"No!"
"Nicholas è morto. Stanotte di infarto."
Rimango senza parole e Robert prosegue: "Era cardiopatico. Vado a comprare i fiori. Fra due giorni ci sarà il funerale."
A mezzogiorno vado a casa di Nicholas. Suono il campanello e un signore mai visto mi apre la porta e resta a guardarmi in silenzio.
"Sono un amico di Ketty..." dico.
"Vuole vedere..."
"Sì."
"Entri."
Poi scompare dietro una porta e chiama: "Ketty"
Esce la sorella con una maglia colorata. Mi guarda e tace.
"Ciao..." sussurro piano.
"Hai saputo?"
"Sì."
Ketty mi porta in salotto dove c'è la bara con dentro suo fratello.
Restiamo in silenzio con i nostri pensieri. È questo il secondo amico che scompare, questo anno. Mi dà un illusorio senso di durata vedere ... [segue »]
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