Quando il cielo si apre.
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...unghie. Pensava continuamente alle mani bellissime di quell'uomo tanto singolare quanto affascinante che si era accorto di questa sua compaesana con due occhioni e un volto che in quel posto non potevano ragionevolmente rimanerci.
Si ripromise di fargli il terzo grado, durante il viaggio, e sorrise chinando il capo fino a poggiare la fronte sulla tazza.
Un'auto di lusso, in quel momento di costruttivo abbandono della ragazza, si fermò sottocasa senza emettere alcun rumore, senza rompere per nulla l'incanto di quella notte dove l'unica ad essere annientata fu Elisabetta.
Il momento in cui quel qualcuno sarebbe venuto a imprimere un sigillo alla sua scelta era arrivato.
Come in uno stato di trance la ragazza prese la busta, scese e accolse l'invito dell'uomo in una impeccabile divisa d'autista a salire nella parte posteriore. Dopo aver compiuto un percorso completamente sconosciuto si fermarono il tempo che il cancello di una grande villa si aprisse; ne attraversarono il lungo viale fino ad arrivare alla gradinata che conduceva all'ingresso. Qui Elisabetta venne invitata da una donna, con una sorta di kaftano color oro, a scendere dall'auto e a seguirla.
In un salone grande quanto un normale appartamento e arredato con uno stile sconosciuto una ... [segue »]
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