Quando il cielo si apre.
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...già difficile conversazione facendo ingresso in salotto.
I nonni la guardarono come fa chi viene a toglierti un riccio dal petto e insieme a lei guardarono quell'uomo
semplice, dall'indefinibile età che, inghiottito l'ultimo boccone di un dolce il quale lo portava indietro, al tempo della sua mai vissuta infanzia. Si alzò porgendo la mano ad Elisabetta: " Non rispondo mai con una e-mail a delle e-mail come la tua. Ecco perché sono venuto: anche per i dolci, però, mi mancavano troppo. " I nonni sorrisero e si avviarono in cucina lasciandoli soli. "Tu non hai mai detto che sei nato in questo paese! " Esordì Elisabetta. "Ascolta Elisabetta... " rispose l'altro eludendo la domanda. "Tu vuoi lavorare con me, viaggiare, conoscere la gente e le loro storie per capire e darti delle risposte a domande che ogni giorno ti fai e nessuno in questo riesce a darti una mano. È cosi che mi hai scritto o sbaglio? ". "Si... È cosi. " Fu la risposta lapidaria della ragazza. "Bene, allora. Preparati perché l'antivigilia di Capodanno partiamo.
Staremo via circa un mese e al ritorno deciderai se rimanere a collaborare con me o lasciar perdere. Con i tuoi nonni ho già parlato ... [segue »]
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