Quando il cielo si apre.
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...le dolcezze della vita a prescindere dal senso del gusto... Forse.
Di fatto i genitori di Elisabetta furono i nonni materni: due oneste persone che volevano, a modo loro, tanto bene alla nipotina e, per quello che materialmente e non, potevano fecero sempre del loro meglio per tappare quei buchi che i genitori avevano lasciato nella sua anima.
Tuttavia non erano in grado quasi mai di vedere con gli occhi di lei e, in tal senso, nessuno poteva biasimarli: in caso contrario, si.
Elisabetta, astuta e stupida, nello stesso tempo questo non riuscì a comprenderlo neanche quando raggiunse l'età di 16 anni con un target di ambizioni che eccetto una, lasciava effettivamente a
desiderare.
Ne derivò che venne inamidata anche lei e riparandosi con l'ombrello non raro dalle lacrime che si versava addosso, si offrì oltre che al famoso ferro anche al primo conosciuto. Elisabetta viveva della sua svogliatezza, dei suoi dvd e dei suoi innumerevoli bollori i quali puntualmente si trasformavano in massi che non ci avrebbero messo molto a seppellirla. Lei masochisticamente lasciava fare purché arrivasse un sms misero e maligno da un bulletto che la seppelliva sempre più.
Diverse volte Elisabetta assicurata a due fastidiose corde precipitò nell'abisso ... [segue »]
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