Clara
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...nessun divertimento, ma solo rabbia a stento trattenuta diceva "Questa non te la perdono, giuro che te la farò pagare e sentirai male... molto molto male!" Una vocina sembrò uscire da una piega del suo cervello" Ma che fai? Tu ami quell'uomo, o perlomeno dici di amarlo, come puoi pensare di fargli del male? "Zitta tu, non intrometterti, so io quello che devo fare, una lezione non potrà che fargli del bene e poi chissà potrebbe essere anche un modo per farmi notare..." disse sorridendo all'immagine riflessa. "Tutto sta nel far sì che nessuno si accorga di niente fino al momento giusto e allora vedremo la faccia che farà, sarà divertente e finalmente capirà cosa si prova a essere mortificati davanti agli altri." La mente di Clara iniziò un frenetico lavoro, dove il pensare come rendere pan per focaccia, si mescolava alla sottile speranza di creare comunque un qualcosa che avrebbe fatto in modo che lei apparisse interessante agli occhi di quest'uomo, che per anni aveva avuto accanto, ma che della sua presenza Clara era sicura, non si fosse mai accorto. Cos'è che può far male? Qual è lì il tallone d'Achille su cui si deve andare a ... [segue »]
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