Le scarpine blu
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Era una sera d'ottobre e i raggi del sole, obliqui, proiettavano a distanza le lunghe ombre degli abeti che da sempre popolano il bosco di Orlato. Alcuni sono lì anche da cinquant'anni o più, mentre altri, ancora giovani e prestanti, cercano un proprio spazio e a colpi di gomito (che nessuno sente) fanno di tutto per innalzarsi al di sopra delle altre chiome per prendersi un po' di luce.
Il sole stava per scomparire lentamente dietro le ultime quinte della scenografia montana e l'aria si raffreddava gradatamente. I rumori si attenuavano piano piano per lasciare il posto alla quiete e tutto era ormai pronto per l'incontro con la notte e le sue magiche ore.
Renata, una giovane mamma volpe, di solito, prima di lasciare la tana, aspettava che le tenebre la avvolgessero, ma questa volta pensò di uscire allo scoperto all'imbrunire perché lei e suoi lupacchiotti erano attanagliati dai morsi della fame. "Devo assolutamente trovare qualcosa da mettere sotto i denti, costi quello che costi", pensava la volpacchiotta mentre procedeva cautamente sul tappeto soffice e umido che ricopre la maggior parte del terreno, tra un tronco e l'altro.
Era molto abitudinaria e la maggior parte delle volte percorreva lo stesso ... [segue »]
Composto nel 2006
dal libro "Il fruscio dell'ora" di Norberto Lafferma
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