Il campo d'oro
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...Altro che magia! Altro che oro e argento... per ripagarmi di tutti i sogni perduti, delle speranze finite, che cosa mi ha fatto trovare quel vecchiaccio? Un pugnetto di semi! Povero me! -
Così, giunto davanti al campicello, Tano vi gettò i semi, poi andò a letto.
Ed ecco che, la notte, un venticello bizzarro si levò e, aperto il sacchetto, tutti i semi ne rotolarono fuori, spargendosi sul campicello arato.
Dormì bene, Tano, quella notte. Si era rassegnato. L'indomani mattina restituì al vicino gli attrezzi ed il bue.
- Non ho da ripagarti, scusami! - gli disse a occhi bassi.
Ma la gente del paese gli sorrideva e lo salutava. E l'oste lo invitò alla sua tavola e gli spillò il vino dalla botte migliore e perfino un suo fratello, che incontrò all'osteria, gli strinse la mano e disse - Bravo Tano, non ci avrei mai creduto!, ma quel campo l'hai messo proprio a nuovo! Sarebbe orgoglioso anche il babbo, se lo potesse vedere! -.
Passò l'inverno, venne la primavera e il campo di Tano traboccava di spighe verdi; venne giugno e il campo di Tano ondeggiava di spighe mature e rigogliose. E una notte Tano si svegliò e guardò ... [segue »]
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