Il macellaio

Furono trovati semi carbonizzati in un'auto di grossa cilindrata abbandonata in un viottolo di campagna dove, disperate di tutti i colori e di tutte le religioni, esercitavano, a pagamento, il mestiere più vecchio del mondo.
Erano stati uccisi con un colpo di 7,65 alla nuca, da un terzo uomo indiscutibilmente seduto sul sedile posteriore; un uomo che dovevano conoscere molto bene, di cui si fidavano ciecamente e che avevano, molto probabilmente, fatto salire in macchina perché dovevano passare loro delle informazioni o perché dovevano ricevere ordini.
Il corpo del guardaspalle, un ragazzone alto e massiccio conosciuto in zona oltre che per la sua attività anche per il suo carattere gioviale, era accasciato sullo sterzo della vettura con il petto, le braccia penzoloni e la fronte che poggiava appena sul parabrezza; il boss, piccolo di statura ma dalla corporatura tutta muscoli e nervi, sembrava dormisse. Poggiato come era, con la tempia, al vetro del finestrino destro. E dava quasi l'impressione che il sonno nel quale pareva fosse improvvisamente sprofondato era stato così profondo da non fargli rendere conto del fatto che il fuoco lo stava divorando.
Un colpo di cellulare da parte di una giovane prostituta, mentre il cliente se ... [segue »]