La lettera di Lucia
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...il genere umano e tormentare gli eletti di Dio –
A questo punto Emilia emise un grido che le si strozzò in gola, si contorse come in preda a tremendi dolori e si accasciò sul pavimento. Vidi il suo corpo trasformarsi in polvere e poi anche questa svanì.
L'uomo pallido, se pur visibilmente stravolto, era ancora lì e trovò ancora la forza di minacciarmi.
Mi promise che sarebbe tornato e mi assicurò che la mia anima sarebbe stata sua.
Svanì lasciando nell'aria un tremendo fetore di cadaveri putrefatti.
Quella notte, nonostante tutto dormii, e sognai Emilia, quella vera, mi ringraziò di averti salvato la vita e mi raccomandò di starti vicina.
Fu per questo che decisi di lasciare la villa e tornare in città.
Da allora, come sai, ho vissuto serenamente senza che nulla turbasse i miei giorni.
Da qualche tempo ho fatto ritorno alla villa, la vita di città è troppo frenetica per una vecchia come me. Ora sono veramente stanca e sento che presto dovrò lasciare questo mondo, non ho paura di morire, ma temo che l'uomo pallido torni a rivendicare la mia anima.
Per questo motivo, ti prego, non appena riceverai la notizia della mia morte vieni più ... [segue »]
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