La lettera di Lucia
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...mi avrebbe dato pace finché non avessi ubbidito, poi rientrò nel quadro.
Ero terrorizzata, non potevo parlare con nessuno o mi avrebbero presa per pazza. Decisi di lasciare la villa nella speranza che tutto questo avesse fine, ma nello stesso momento in cui lo pensai sentii la voce di tua madre risuonare nella stanza –Non provarci Lucia, non ti lascerò uscire viva da qui –
Ero in trappola, dovevo trovare da sola una soluzione e dovevo farlo in fretta.
Da quel momento Emilia non smise mai di tormentarmi nel sonno. Ma si trattava davvero di sogni?
Una notte la vidi materializzarsi vicino al mio letto, mi invito a fare una passeggiata, la sua odiosa risata risuonò nella stanza. – Ti porto in un posto bellissimo – mi disse, invece mi ritrovai in un bosco orribile. Gli alberi erano scheletrici e senza foglie, la loro corteccia nera come la notte più buia. La risata di Emilia risuonava ancora nell'aria e la vedevo apparire ovunque volgessi lo sguardo.
Mi misi a correre, più volte caddi e mi alzai dolorante, poi mi resi conto dell'inutilità del mio gesto e mi fermai, senza più forze, mi sedetti sotto uno di quegli orribili alberi. Sapevo di non ... [segue »]
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