La lettera di Lucia
Scegli la pagina:
...di centinaia e centinaia di pipistrelli e sentivo le loro ali ripugnanti sfiorarmi il viso.
Vidi decine di ometti non più alti di cinquanta centimetri venir fuori dalle pareti, le loro risatine sardoniche erano insopportabili, i loro visi mostruosi e mostravano i loro dentini aguzzi e neri. Si avvicinavano minacciosi al mio letto, toccandomi con le manine ripugnanti e sudaticce e cercando di graffiarmi col le unghie adunche.
Non mi dilungo oltre, ma puoi immaginare, mio caro amico, il mio tormento.
Alla fine, non so bene come né perché, una mattina mi svegliai, Titina era vicina a me con gli occhi umidi di pianto ed io le chiesi del the. Corse via chiamando a gran voce gli altri e dicendo loro che finalmente stavo meglio.
La convalescenza fu lunga, ma alla fine recuperai le mie forze.
- Tutto è bene ciò che finisce bene – dirai, ma ahimè ti sbagli
Ormai ero quasi del tutto ristabilita e stavo per scrivere al tuo tutore perché ti accompagnasse alla villa per qualche tempo. Pensavo che questo potesse giovare ad entrambi. Per fortuna non ebbi il tempo di farlo, altrimenti anche tu ti saresti trovato coinvolto in questa terribile storia e non ne saresti ... [segue »]
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti