La storia che non c'è

Ancora un attimo prima di lasciare quel sogno e poi eccola, puntuale come sempre, la sveglia suona e la corsa inizia. Saluto mio padre, prendo un succo di frutta e scendo. Apro il portone, scruto il tempo e il cielo, butto il succo, e mi incammino. Con il solito passo veloce. Guardo la gente, la analizzo, immagino i loro pensieri, almeno così non do retta ai miei. Arrivo davanti scuola, il deserto. Prima o poi imparerò a svegliarmi più tardi e a scendere non prima delle otto. Inizia ad arrivare qualcuno, e pian piano mi immergo in un coro di voci, ognuna diversa, gruppi di persone che discutono di argomenti tutti differenti, e tutti in fondo poco importanti. E mentre tutti fanno i fatti loro io penso e creo. Se esistesse un registratore dei pensieri avrei già scritto mille libri.
"Sarah". Maledizione chi sarà adesso, ah ok, è Anna. "Ehi, studiato per oggi?". La domanda è retorica, tra le due quella che non studia è lei, non di certo l'amica, ma ormai sono sette anni che ogni mattina si fa quella domanda, non vanno mai rotte le tradizioni. Ogni mattina ci ripenso, e sono sempre più incredula, sono al quarto ... [segue »]

Dora Barzaghi

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