La storia che non c'è
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...mine. Una mano sulla spalla, l'ennesima sigaretta che se ne va. Perché continuo a comprare le sigarette se non fumo più? Perché spendere soldi per far fumare gli altri. Arriva da dietro l'angolo, ha una camminata buffa, ha paura che la veda, però continua a guardarlo, e lo guarda perché dentro al suo mondo già ci è entrata, e si sento fuori luogo, come sempre, forse solo un po' di più del solito. Per fortuna la campanella suona. Nonostante non abbia una classe fissa il mio posto è sempre lì, ormai da 3 anni, in prima era diverso, la mia compagna di banco però non cambia, sono sette anni che è lei, e finché sarò a scuola, sarà sempre lei. La mia classe sarebbe il posto ideale in cui un antropologo porterebbe avanti i suoi studi. Ventinove adolescenti tutti nettamente diversi l'uno dall'altra. C'è quello che vuole fare il calciatore, quello con i capelli un po' lunghi, quella con i capelli corti, c'è chi addosso ha all'incirca lo stipendio di mio padre, e chi come me a stento spende la paghetta per un intero completo, e per completo intendo intimo, pantalone, maglia, scarpe e se c'è pure la sciarpa, gli ... [segue »]
Composto venerdì 10 luglio 2009
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