Cento
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...convinta che si vedessero, che le rimanessero sulla pelle. Che vergogna! Che dolore!
Non fu un caso isolato.
Si continuò così per anni.
Ogni volta, contava fino a 99. A volte, erano di meno, ma lei continuava a contarli mentalmente, a volte, erano di più, ma lei si fermava sempre a questo limite imposto.
I suoi occhi sempre chiusi, la pancia enorme di suo padre e, poi, la sporcava dappertutto e questo era il regalo dei regali, a detta dell'uomo.
Quando conobbe "l'avvocato" aveva quindici anni, lui una cinquantina. L'anno successivo fu la volta del proprietario della discoteca pomeridiana dove andava con la sua migliore amica, l'unica; lui le regalava anche le ricariche telefoniche e lei gli offriva servizietti di tutto rispetto nei bagni sudici o sui divanetti del privè. "Non va bene così, che combini. Se se ne accorgono?". Martina, la sua amica, era seriamente preoccupata. Lei spariva all'improvviso, poi, quando ritornava, era strana, ma l'amica sapeva tutto. "Luca ti guarda sempre", aveva esordito una volta Martina. "Credo che ti voglia, magari...". "No"! Era stata la sua risposta perentoria e non si fece vedere più per un mese.
"Vostra figlia dovete tenerla stretta al guinzaglio, è una sconsiderata, una ... [segue »]
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