Il cartellone pubblicitario

...Doveva sapere chi fosse quella donna, dove vivesse, che lavoro facesse, se era una modella professionista o solo una ragazza che prestava la sua immagine per potersi permettere gli studi, se era straniera o italiana, se fosse stata libera o sposata e se avesse figli. Tutto, doveva sapere tutto di lei. Si vestì velocemente e uscì di casa come un razzo, senza nemmeno fare colazione. Si diresse subito al lavoro, arrivando addirittura in anticipo, cosa che non era mai successo, dal giorno che era stato assunto. Lavorava da moltissimi anni in un azienda che si occupava di materiali edili e lui era addetto alla parte amministrativa e commerciale. Entrato in ufficio, si mise subito al computer, non per controllare la posta, come ogni giorno, ma per collegarsi con internet e cercare il sito della famosa marca di telefonini. Il collegamento si aprì con un immagine a tutto schermo di lei. Era un'altra foto, che la ritraeva sdraiata su un divano, mentre parlava al telefono. Questa posa era ancora più bella del cartellone pubblicitario visto a casa, perché la si poteva vedere a figura intera. Con occhi sbarrati e a bocca aperta guardò quelle gambe lunghissime, posate con noncuranza sui cuscini ... [segue »]