Il cartellone pubblicitario
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...cervello. Aveva trovato la soluzione al problema che lo stava assillando. Anche la mattina successiva, arrivò in anticipo al lavoro, tanto che l'addetto al cancello della ditta, gli chiese se andava tutto bene, se avesse dei lavori urgenti da sbrigare o se avesse cominciato a soffrire d'insonnia. Mai in tutti quegli anni l'aveva visto arrivare in anticipo sul suo orario, per di più, per due giorni consecutivi. Lui gli rispose in modo molto sbrigativo, non aveva tempo da perdere, doveva andare a parlare col direttore generale di una cosa troppo importante, per cui voleva intercettarlo prima che entrasse in ufficio. Lo aspettò davanti alla porta d'ingresso e quando lo vide arrivare, si frappose fra lui e la sua segretaria, che lo aspettava per consegnargli la posta, dicendogli che doveva parlargli con urgenza. Vista l'agitazione con cui gli si era rivolto, il direttore pensò che fosse successo qualcosa di grave a livello amministrativo e lo fece accomodare subito nel suo ufficio. Dopo aver ascoltato quello che lui gli chiese, senza mai interromperlo, non sapeva se ridergli in faccia, buttarlo fuori a calci o licenziarlo in tronco. In tanti anni di lavoro in quell'azienda, non aveva mai sentito un idea così bizzarra ... [segue »]
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