Il cartellone pubblicitario
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...occhi incredibilmente azzurri spiccavano su quel volto come un piccolo mare, dove lui non vedeva l'ora di annegare. La bocca carnosa lo invitava a pensieri, che mai aveva avuto nella sua vita, tanto da farlo arrossire fino alle punte delle orecchie. I lunghi capelli neri, come ali di corvo, incorniciavano quel viso perfetto, che nemmeno il più grande dei pittori, avrebbe potuto mai dipingere. Solo una cosa stonava in quel paradiso per i suoi occhi, ed era quel piccolo aggeggio, che non c'entrava niente, con quel capolavoro di donna. Quel piccolissimo telefonino, che lui decise non avrebbe mai acquistato. Improvvisamente, si alzò in piedi, come se la sedia fosse diventata incandescente, come se il sipario si fosse aperto, mostrandogli la cosa più ovvia, più semplice e più facile da fare. Doveva rivolgersi alla compagnia dei telefoni che aveva ingaggiato la ragazza. Ma che scusa poteva trovare? Non credeva che se uno sconosciuto chiedesse i dati della modella, loro su due piedi li avrebbero dati. Come poteva superare questo ostacolo? Passò buona parte della notte insonne, cercando la soluzione a questo dilemma e proprio mentre stava per cedere al sonno, gli balenò l'idea geniale, che come una lampadina illuminò il suo ... [segue »]
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