Il cartellone pubblicitario
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...al telefono e quando giunse la sera si rese conto che, non solo non aveva lavorato per niente, ma che non aveva avuto nessuna notizia su di lei. Era veramente molto strano, gli sembrava quasi impossibile che tutti gli addetti ai lavori dell'ambiente non sapessero proprio niente di lei. In fondo anche lui conosceva mattoni e laterizi, anche se si occupava solo della parte amministrativa dell'azienda. Con il morale a terra, chiuse il computer e si diresse verso casa, la giornata era finita, ma aveva comunque una notte intera per pensare al da farsi. Giunto a casa si preparò la cena, spostò il tavolo davanti alla finestra, la aprì e cenò con lei. Le luci della strada illuminavano il cartellone pubblicitario, creando un alone intorno al suo viso, che la faceva sembrare un essere fatato, non di questo mondo, una ninfa o una dea e per questo magica e irraggiungibile. Era perfetta, non aveva un difetto, nè un neo, nè una lentiggine, niente. La pelle del viso era liscia, senza una ruga, dal colore rosato e sembrava vellutata come quella di una pesca, tanto che gli sembrò di poter quasi sentire la sua morbidezza sulla punta delle sue dita. Gli ... [segue »]
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