Appoggiati a me, Montag
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...un po' sul bagnasciuga, socchiudendo a tratti gli occhi e ascoltando i sussurri, dolci e discreti, di quel vento amico che le teneva compagnia nelle sue solitarie passeggiate mattutine.
Ad un tratto, aveva avvertito che le estremità dei piedi e delle mani erano ghiacciate e una capricciosa, improvvisa, gelida brezza autunnale l'aveva fatta rabbrividire, ma stranamente, quella sensazione l'aveva inebriata. Le piaceva avvertire a pelle i mutamenti climatici. È una di quelle cose che mi riesce difficile spiegare agli altri, pensava Julienne mentre attraversava di corsa la strada per raggiungere l'edicola.
Aveva dormito poco. Come spesso le capitava, era rimasta alzata sino a tardi per imprimere su carta le sue idee e le sue emozioni. Ma si sentiva ugualmente carica di forza ed entusiasmo.
Il suo lavoro era tutto per lei: un carburante in grado di accendere le sue energie.
Una pagina, un foglio bianco, una riga, erano per lei fonte d'inesauribile forza, e costituivano una piccola, grande sfida che inebriava il suo animo.
Scrivere era il centro dei suoi interessi e molto di più...
Era il suo amore, da quando l'uomo in cui aveva riposto fiducia le aveva frantumato i sogni e le speranze.
Era il suo hobby, da ... [segue »]
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