Estenuante percettività
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...cadeva copiosa ed il cielo minaccioso quel luogo emanava un non so che di immaginifico. Fiducioso di poter trovare ispirazione attraversandolo, entrai dentro di esso.
I miei occhi si posavano ora su quel gelsomino tutto bagnato, ora su quell'abete ormai privo di foglie a causa dell'autunno inoltrato nel quale ci trovavamo.
All'improvviso la suoneria del cellulare interruppe quello scambio di emozioni tra me e la natura: era mia moglie che mi cercava, spaventata nel non avermi trovato ancora addormentato nel letto. Le risposi che l'avrei raggiunta subito cercando di smorzare un moto di rabbia che all'improvviso s'insinuò nel mio stomaco e cominciò a spingere con foga in direzione della gola.
Chiusi la chiamata premendo intensamente il pulsante adibito a tale azione sul cellulare, e mi voltai per tornare a casa.
E mentre uscivo dal parco qualcosa mi attraversò come un fulmine la mente. L'idea per un racconto, o meglio, l'emozione che mi avrebbe poi permesso di scrivere un racconto attorno ad essa. Eccola la tanto bramata ispirazione: non dovevo perdere tempo. Accelerai il passo per raggiungere il più in fretta possibile il mio computer, bagnandomi totalmente a causa dell'intensità ormai elevata della pioggia.
Un paio di vicini mi salutarono timidamente,... [segue »]
Composto martedì 14 settembre 2010
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