(A)mare
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...onde create dai suoi boccoli bruni. Iniziò a corteggiarla con modi stravaganti, goffi. Le regalava fiori di cardo, o arbusti di agrifoglio, o fragole di bosco. Aurora fingeva di apprezzare, o così sembrava lì per lì, ma poi si nascondeva con le amiche e lo prendeva in giro. Buttò sotto una roccia i fiori di cardo, gettò nel secchio l'agrifoglio. Mangiò le fragole di bosco.
Trascorrevano così i giorni pregni di amore di Phil. Tra una surfata, gli squarci di tramonto rimirati da un enorme sasso e i sentimenti provati per Aurora.
Accadde che un giorno, Phil, se ne stette per più di nove ore seduto immobile a guardare lontano. Nove ore; un'infinità. Non mangiò e non bevve nulla. Nove ore pietrificato, fin quando Aurora con le sue amiche non passarono di lì. Noi eravamo tutti quanti imbambolati a guardare Phil e a chiederci cosa stesse pensando. Non lo smosse nulla. Ci provai a chiamarlo, nulla da fare. Qualcuno tentò anche di tirargli un sassolino che lo sfiorò, ma non lo disturbò comunque. Ma quando riconobbe la voce di Aurora da lontano, si voltò di scatto, si alzò e le andò incontro. Giunto a lei l'afferrò per le braccia. La ... [segue »]
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