(A)mare
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...guardò pochissimi istanti e tentò di baciarla. Lei si ritrasse, ovviamente. Voltò di lato la testa e gli gridò:
- Ma cosa diavolo stai facendo? - poi, con forza, riuscì a liberarsi e gli diede una sberla.
Si toccò la guancia arrossata; poi sussurrò:
- Voglio un bacio.
- Ah! È così. Tu vuoi un bacio da me. E ti sembra questo il modo? Sei un orco, lasciatelo dire.
- Volevo solamente un bacio - ribattè tra le risa delle altre ragazze.
- Se vuoi un bacio da me, devi guadagnartelo.
- e come? Farò di tutto.
Si voltò intorno alla ricerca di una sfida da porre a Phil, quando alla fine indicò un punto con il dito e sentenziò:
- Ti darò un bacio se riuscirai con il tuo surf a saltare da lì.
- Ma è impossibile, si romperà l'osso del collo - feci io.
Aurora intendeva far saltare Phil da una sponda all'altra distanti quasi tre metri. Phil non guardò verso il dirupo. Si limitò a calcolare da quale altezza si sarebbe dovuto lanciare con la sua tavola per riuscire a fare il salto.
Ci pensò e disse:
- Lo farò, ma dopo tu mi darai un bacio.
- Affare fatto.... [segue »]
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