Ricordi di Renzo Ferrari
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...domenica passammo, suonammo il campanello come al solito ma ci aprì un uomo. Renzo gli disse che la signora gli dava il caffè. L'uomo andò nel retrobottega e tornò con un bicchiere di caffè caldo.
Dopo il 1990
In quell'anno mi sono ammalato. Dopo la lunga convalescenza, nel 1993 ho ripreso le gite con mio cugino.
Ora, tutte le avventure erano vissute, tutte le donne scomparse, tutte le passioni finite. Tutti i paesi erano cambiati. La nostra amicizia era sempre forte e nel tempo libero eravamo sempre insieme. Anche le sagre di una volta non c'erano più.
Dopo il 2000 quando andavamo alle sagre in estate: Renzo era sempre vestito con pantaloni bianchi e camicia bianca. Io sempre con jeans neri e maglietta nera.
Andavamo nei paesi limitrofi a fotografare e dopo il 2005 a filmare. Ho filmato danze, feste, fiere con mio cugino, e ho caricato i video su youtube. Ho filmato case vecchie, ville abbandonate (le ultime rimaste) paesi, sagre e ho fatto anche un lungometraggio alle Cadabese di Asparetto, intitolato Il Sentiero dei Celti.
Nel 2006 circa, un pittore di Verona mi parlò di una ragazza schizofrenica che vedeva il diavolo. La ragazza era ospite di un centro ... [segue »]
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