Ricordi di Renzo Ferrari
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...entrati dentro e Renzo mi indicava le stanze: qui c'era il camino, qui il laboratorio, le stanze da letto. C'era la stalla immensa, il fienile, il portico il silo...
Renzo mi parlava anche dei suoi parenti. Uno zio che gestiva una scuola guida a Verona (la Serenissima) dove lui progettava di prendere la patente. Un parrucchiere, sempre a Verona. Una zia di 104 anni. Io a questo punto commentavo:" Con una parente così, tu avrai una vita lunghissima! "
Uno zio molto grasso (al bar di Mezza Tappa aveva sfasciato una sedia) che andava in Sicilia in aereo per comprare arance all'ingrosso e poi faceva arrivare ai Magazzini Generali di Verona.
Renzo veniva a casa mia tutti i sabato mattina. Alla domenica mattina invece ci trovavamo davanti alla chiesa. Una mattina di primavera del 2010 mentre eravamo seduti sulla panchina passò una signora che salutò Renzo. Era una delle otto sorelle che lui aveva conosciuto tanti anni prima. Restarono a chiacchierare un po'. In Maggio mio cugino morì. E in Luglio morì anche quella signora.
Negli anni recenti, al ritorno passando da Bonavigo facevamo sosta al panificio - emporio; una signora ci apriva e Renzo comprava buste di caffè macinato.
Una ... [segue »]
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