Migranti per forza o per amore

Per chi come me è arrivato ad una certa età, il millenovecento sessantacinque sembra ieri. Per i giovani di oggi, invece, questa storia non è lontana dal medioevo.
E pensare che per me, invece, questi cinquant'anni sono passati come il vento.
Oggi, a parte la tecnologia che ha rivoluzionato il mondo e che a noi vecchi ci costringe a riprendere gli studi se non vogliamo rimanere indietro come la coda del somaro, per il resto tutto si è trasformato al punto che, se dovesse ritornare in vita i vecchi di una volta, penso che si comporterebbero come i ciechi dalla nascita che all'improvviso riprendono la vista. Non capirebbero nemmeno la lingua che si è talmente imbastardita d'inglesismi e che ormai ci costringe a parlare l'itanglese, l'italiano misto con l'inglese, incominciando dall' "ok" per dire "va bene" e finire con lo "smartphone" che sarebbe il telefonino.
Tornando al sessantacinque io ero ancora un giovanotto con parecchi grilli sulla testa e non ci pensavo neanche lontanamente di trovare una sistemazione, di mettermi a far l'amore come tanti miei compagni, fidanzarmi e poi magari sposarmi.
Tanto e vero che un bel giorno ho deciso di emigrare all'estero.
È stata un'avventura durata un paio ... [segue »]