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Cara Giulietta,
ora conosco la confusione a causa sua. Lui, che sa asciugare le mie lacrime di trucco ed, allo stesso tempo, bere dal calice della mia gioia... Ho sogni di velluto che mi scivolano dalle mani come vesti di seta non appena compare lui nel mio sonno. A volte voglio dormire perché mi convinco che non è importante e che non lo voglio; altre volte, invece, desidero disperatamente addormentarmi perché voglio che lui mi venga in sogno a stregarmi con i suoi sospiri o a salvarmi dai miei fantasmi notturni. Ma quando sono con lui, fingo che non è così importante. Lo ascolto parlare di esistenze in cui non ero presente quando ancora non lo conoscevo. Resto ad ascoltare con curiosità immaginandolo più giovane, senza la giacca e la cravatta di uomo adulto ed in carriera, invidiando chi ha fatto parte di quegli anni lontani e desiderando di essere la vicina di casa con cui giocava a rincorrersi, la compagna di banco con cui divideva le caramelle, la ragazzina a cui ha dato il primo bacio rubato sotto il vano di una scala, o la prima donna con cui ha fatto l'amore. Gli sorrido quando mi racconta di altre ... [segue »]
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