In fondo al bicchiere
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...coltre di gel. Appena dietro le orecchie tendevano ad arricciarsi. Barba incolta, fumava avidamente un sigaro di pessima qualità. Senza dire una parola si sedette al mio fianco. Indossava un abito di quelli che si vendono nei mercati dell'usato per pochi spiccioli. Giacca blu di lino su una t-shirt col taschino davanti. Rimasi indifferente anche se ruttava a pochi centimetri da me con un alito di pessimo rum.
"È roba buona", mi disse. Aveva in mano una bustina con dentro un po' di polvere bianca. Lo ignorai.
Mi voltai lentamente verso il bancone senza perderlo di vista. Seduta accanto a me, dall'altra parte, c'era una bionda vestita di rosso con un centimetro di rossetto che si stava lentamente sciogliendo per il caldo, disegnandole all'angolo della bocca un rivolo di sangue. Ordinai da bere. Aveva il decoltè in bella mostra e uno spacco profondo. I capelli erano raccolti in un accenno di coda. La frangetta le copriva la fronte. Sapevo bene perché era lì. La ignorai.
"Un gin tonic", dissi al barman. Potevo ancora permettermelo.
Iniziai a bere con calma, a piccoli sorsi. Avevo bisogno di pensare. Accanto a me la bionda era stata abbordata da un tizio coi baffi. Corpulento ... [segue »]
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