Un amore impossibile, o quasi
Capitolo: 11Scegli la pagina:
...il sorriso inumidito dalle lacrime che si asciugarono durante la corsa per raggiungermi. Le diedi un bacio e le chiesi se sapesse dove fosse mamma, ma la sua attenzione era concentrata al ritrovamento dei prezioso cestino e si allontanò senza darmi risposta.
I clacson delle auto diventarono insistenti per farmi ricordare di aver lasciato la mia auto in doppia fila.
Feci il giro dell'isolato per vedere se l'auto di Maria fosse ancora parcheggiata in zona, era lì immobile. Mi soffermai per vedere se lei fosse nelle vicinanze ma non riuscii a vederla.
Quella mattina avevo un appuntamento di lavoro presso lo studio del mio amico l'arch. Antonio Denaro. Ero in ritardo a causa della deviazione quasi obbligata per portare il cestino a mia figlia. Telefonai al cellulare di Maria ed ascoltai la voce, seppur sensuale ma indesiderata in quel momento, dell'operatrice vodafone.
Ripresi la strada per recarmi presso lo studio di Antonio, durante il tragitto pensai se fosse accaduto qualcosa a Maria, o magari se si fosse allontanata semplicemente per fare delle compere. Mi fidavo totalmente di mia moglie e tra le altre cose non mi aveva mai dato a pensare su certi argomenti, anzi sosteneva che le regole del ... [segue »]
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